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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 5 febbraio 2013

Cari Bersani e Monti, non si combatte l'evasione fiscale con le tasse

Cari amici ed amiche.

Sul blog di Marco Macrì, ho letto un articolo intitolato "Intervento del nostro Presidente Silvio Berlusconi".
E' molto interessante.
La sinistra e Mario Monti dicono che c'è troppa evasione fiscale.
Pero, quali sono le loro ricette?
Loro hanno una unica ricetta: aumentare le tasse!
Loro dicono: "Dato che ci sono troppi evasori, bisogna fare in modo che le entrate siano di più".
Questo non va bene!
La situazione attuale in cui c'è la disoccupazione elevata ( e da disoccupato so di cui parlo), le aziende chiudono e le famiglie non ce la fanno ad arrivare alla seconda settimana del mese lo dimostra.
Per combattere l'evasione fiscale, serve un nuovo rapporto tra cittadini e Stato.
Oggi, tra cittadini e Stato manca il rapporto di fiducia.
Con Equitalia che sistematicamente aggredisce le famiglie anche con pignoramenti e con tasse a dir poco assurde (come l'IMU sulla prima casa o il canone della TV pubblica, la RAI), il cittadino non si sente legato allo Stato.
Anzi, il cittadino si sente vessato dallo Stato, uno Stato che (per esempio) non garantisce buone infrastrutture e non dà buoni servizi.
La burocrazia è elefantiaca ed inefficiente.
Questo rapporto tra Stato e cittadino deve cambiare.
In primo luogo, si deve combattere l'evasione fiscale, con le detrazioni attraverso gli scontrini fiscali.
Qui sono perfettamente d'accordo con il segretario della Lega Nord Roberto Maroni.
Il condono tombale, se serve e per i casi più gravi, si faccia.
Si devono poi ridurre le spese dello Stato, facendo la riforma federale.
Con il federalismo, si può controllare meglio l'evasione fiscale e si possono tagliare le spese.
Infatti, ogni regione dovrà stare attenta ai propri bilanci (e,  ad esempio, dovrà ridurre la burocrazia) e se questi dovessero andare male, la sua amministrazione ne farebbe le spese.
Certo, servirà anche una riforma che riduca il numero di parlamentari.
Tagliando le spese, si taglierebbero anche le tasse.
Così, gli evasori non evaderebbero per sopravvivere (come invece avviene oggidì) ma lo farebbero per frode.
Oggi, la situazione è fuori controllo.
Su Facebook, ho trovato la nota dell'onorevole Giovanni Fava che ha prese un articolo di oggi scritto su "La Padania", che è intitolato "Il premier "in fuga" dalle amate banche" e che recita:

"Il premier "tecnico", ora calatosi nella parte del politico della peggior specie, sta prendendo per scemi i cittadini: altro che "scelta civica" .... È durissimo il commento del responsabile sviluppo economico della Lega Nord, Gianni Fava a quanto dichiarato ieri mattina da Martò Monti in un intervento a Rtl 102.5. “Finalmente· ironizza l'esponente del Carroccio – abbiamo capito a chi si ispirò Albanese con il personaggio di Cetto Laqualunque. Mario Monti si differenzia solo per l'accento, per il resto oramai ha assunto le sembianza del popolare politico calabrese che almeno è più simpatico. Per il resto, uno che arriva a sostenere che il suo governo non ha tutelato le banche potrebbe anche raccontarci che Gesù Cristo è morto di freddo”. Riguardo il fatto di essere o meno uomo delle banche, Monti aveva detto

in radio che “è solo questa volgata ciarlatana di una provincia del mondo finanziario che è l'ltalia che si ferma su questi stereotipi. La prossima volta che qualcuno dice "Monti uomo delle banche" interesserebbe anche a me qualche pezzettino di dimostrazione in più”. E Fava questi "pezzettini” li snocciola subito, ricordando che per più di un anno la Lega Nord ha insistito, attraverso l'attività parlamentare “a introdurre quei meccanismi per costringere le banche a erogare credito alle imprese e alle famiglie sistematicamente il governo dei banchieri ha detto "no"
.".

L'articolo fotografa la situazione molto bene.
Tutti sanno che il governo Monti ha imposto l'IMU (Imposta Municipale Unica) sulle prime case e che ha dato gli introiti alla Banca "Monte dei Paschi" di Siena.
Intanto, le aziende soffrono ed il governo non le ha aiutate.
Io stesso giro per varie aziende (per cercare lavoro) e mi trovo di fronte porte chiuse.
Molti datori di lavoro mi dicono: "Siamo in cassa integrazione, mi dispiace!" oppure: "Non possiamo assumere, siamo spiacenti!".
Queste cose le sento con le mie orecchie!
Cos'ha fatto il governo Monti per le imprese?
La risposta è ovvia: nulla!
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.