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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 5 luglio 2019

I soldi per lei sono arrivati dall'Islam radicale?

Su "Italia Israele Today", vi è un articolo intitolato "Dall’Islam radicale soldi per Carola".

Leggete questo suo stralcio:

"L’ammontare della raccolta fondi in favore di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3 è di 1,4 milioni di euro. Una cascata di denaro a cui, secondo La Verità, ha contribuito anche l’associazione islamica Milli Gorus con una donazione da 10 mila euro. Si tratta di un’organizzazione che – come si legge sul suo sito ufficiale – “all’inizio era dedicata alla preghiera e all’incontro degli immigrati”, per poi “offrire vari servizi tra cui servizi sociali e istruzione […] e fornire soluzioni ai problemi di integrazione nel modo più sano e senza contribuire alla degenerazione culturale e morale”. Insomma, un gruppo di persone dedite a nobili attività.


Sotto le quali, però, si celano alcune ombre. Questa associazione, nata in Turchia e presente oggi in molti Paesi d’Europa tra cui Germania, Francia e Italia, è stata spesso accusata di avere simpatie per l’islam radicale.

A Milano la conoscono bene, dal momento che tra le prime moschee abusive spuntate nel capoluogo lombardo – e oggetto da tempo di una complessa trattativa con il Comune per la regolarizzazione – c’è proprio quella fondata in via Maderna da Milli Gorus, che in turco significa “punto di vista nazionale”.

Si tratta di una delle 512 tra moschee e centri culturali esistenti in tutta Europa. Una ramificazione di tutto rispetto per un’organizzazione che il quotidiano turco Hurriyet ha definito “l’associazione religiosa di islam radicale più grande d’Europa”, con un orientamento – ha spiegato il Centro Studi sulle nuove Religioni – “di tipo fondamentalista neo-tradizionalista, con affinità ai Fratelli Musulmani, ma anche con un richiamo al nazionalismo turco”"
.

Avete letto bene?
Dunque, i soldi per Carola Rackete potrebbero essere arrivati da gruppi di fondamentalisti islamici.
Questo ci deve fare riflettere. 
Infatti, tra immigrazione clandestina e terrorismo islamico potrebbe esserci un legame molto forte.
Gli immigrati clandestini non sono solo manodopera a basso costo per certi imprenditori o manovalanza per i criminali ma sono anche potenziali terroristi.
Ricordo che la radicalizzazione di molti musulmani avviene nelle carceri.
Questo è un dato di fatto.
Molti immigrati (che non sono stati in grado di inserirsi e di trovarsi un lavoro onesto e dignitoso) finiscono in galera.
In galera, essi si radicalizzano.
Dunque, tra immigrazione clandestina e fondamentalismo islamico (da cui nasce il terrorismo) vi è un intreccio.
In più, vi sono le moschee, molte delle quali sono mascherate da "centri culturali islamici".
Ci sono molte moschee irregolari, delle quali si ignorano la provenienza degli imam ed i finanziamenti.
Per questo motivo, si dovrebbe fare l'albo degli imam e (prima di autorizzare la realizzazione delle moschee) si dovrebbero chiedere lumi sui finanziamenti.
Servono leggi ad hoc.
Dunque, i buonisti farebbero bene ad informarsi meglio.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".