Nato a Napoli il 12 aprile 1930, Borrelli è stato presidente della Corte d'Appello di Milano.
Egli fece parte del pool di "Mani Pulite, insieme a Ilda Boccassini, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo ed Antonio Di Pietro, e fu protagonista della stagione di "Tangentopoli" nel 1992.
Sono d'accordo con Bobo Craxi, figlio del famoso ex-premier Bettino, che ha definito quanto accaduto in quegli anni un "golpe".
Infatti, quella stagione del "tintinnio di manette" non portò ad un miglioramento della classe politica.
Nella I Repubblica, la corruzione ci fu ma si rubava per i partiti.
Quanto accadde nella stagione di "Tangentopoli" distrusse i partiti della I Repubblica (ad eccezione del Partito Comunista Italiano, che divenne Partito Democratico della Sinistra) e creò il sistema di partiti volatili della II Repubblica.
La corruzione non fu debellata ed ancora oggi si ruba e si corrompe.
La differenza sta nel fatto che oggi si rubi e si corrompa per sé stessi e non più per i partiti.
In secondo luogo, l'unico partito rimasto in piedi fu il Partito Comunista Italiano, che divenne Partito Democratico della Sinistra.
Questi aspirava a prendersi il potere.
Finché ci furono la Democrazia Cristiana e gli altri partiti, questo non poteva accadere.
Quando il pool di "Mani Pulite" intervenne, la Democrazia Cristiana e gli altri partiti furono annientati ed il Partito Democratico della Sinistra sarebbe salito al potere, se non fosse intervenuto un imprenditore milanese che mise insieme ciò che rimase dei partiti distrutti, la Lega Nord (oggi Lega) ed il Movimento Sociale Italiano, che divenne Alleanza Nazionale.
Sto parlando di Silvio Berlusconi.
Ora, io rispetto le persone.
Per questo, faccio le condoglianze ai familiari di Borrelli.
Però, quest'ultimo rappresenta ancora oggi quella magistratura che vuole mettere le mani nella politica, contrastando di fatto con il principio di separazione dei poteri.
Dunque, la memoria del suo operato non può che essere negativa.
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