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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 21 luglio 2019

Invece di parlare male del Sud...

Ringrazio la carissima amica Silvia Morelli dello spunto che ho avuto per redigere codesto articolo.

In una delle varie conversazioni che ho avuto con lei, conversazioni che sono bellissime perché in esse si parla di temi seri, si è toccato il tasto del Sud.
Ringrazio Silvia, la quale è mia amica dal 2014. Amici così sono un dono dal cielo perché con loro si può parlare di temi seri senza essere presi per "pesanti" e quant'altro.
Come tutti voi che leggete i miei articoli ben sapete, io sono di origini abruzzesi e siciliane.
Ebbene, nel 2000, andai a Galati Mamertino, il paese di mia madre, e partecipai alla processione di San Giacomo Maggiore Apostolo, il santo patrono locale.
La foto qui sopra, presa dal libro di Nina Giardinieri intitolato "E il palazzo bruciò", mostra la statua del santo in questione.
Vidi una processione partecipata dalla comunità e rimasi molto ammirato.
Qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, non si fanno più le processioni dedicate a San Giovanni Battista, il santo patrono locale.
Anzi, c'è chi le vede come "inutili manifestazioni esteriori".
In realtà, questo tipo di manifestazioni sono atti di fede popolare e sono anche segni visibili della comunità.
Forse, qui a Roncoferraro (e non solo) qualcuno non l'ha capito.
Il Sud ha ancora una cosa che qui al Nord si è persa: il senso della comunità e dello stare insieme.
Del resto, mi basta vedere il paese in cui abito, Roncoferraro, per notare ciò.
Sia chiaro, non voglio essere cattivo (né voglio gettare fango su qualcuno) ma voglio fare una constatazione di un dato di fatto.
Alla domenica pomeriggio, il centro del Paese è vuoto.
Qualcuno ha definito Roncoferraro un "paese dormitorio", un paese in cui la gente sta solo per mangiare e dormire.
Al Sud, c'è ancora un grande senso della comunità e dello stare insieme.
Le feste patronali sono una dimostrazione di ciò.
Esse sono atti culturali, cultuali e sociali che meritano rispetto.
Al Sud, vi è anche una mentalità diversa.
Per esempio, quando vado in Abruzzo, ci sono i parenti che mi ospitano e mi trattano bene.
In Sicilia, ci sono i parenti  paesani che mi conoscono che appena arrivo mi fanno trovare una bottiglia di olio o della salsa di pomodoro così che possa prepararmi un piatto di pasta o che mi invitano a pranzo o a cena.
Questa è la tipica ospitalità e generosità del Sud.
Per esempio, io so che a Napoli vi è l'uso del "caffè sospeso" .
Una persona va al bar ed ordina un caffè per sé stesso ed uno per una persona che non può pagarselo, il quale è "sospeso" e sarà consumato dalla persona bisognosa che verrà.
Purtroppo, il Sud è una terra con problemi.
Questi problemi sono figli di pessime politiche implementate fin dal 1861 che l'hanno mortificato, azzoppando così tutta l'Italia.
Il Sud ha un patrimonio di arte e di cultura che è immenso.
Ha anche un patrimonio umano fatto di giovani che hanno diplomi e lauree di alto livello.
Purtroppo, nessuno di questi patrimoni è valorizzato.
Tanta parte del patrimonio artistico e culturale è lasciato a sé ed i giovani vengono qui al Nord o vanno all'estero.
Sembra che la politica non faccia nulla per evitare tutto ciò.
Questo è un uccidere una parte del nostro Paese e in futuro pagheremo carissimo.
Forse, prima di parlare male del Sud, si dovrebbero capire le cose.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.