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lunedì 22 luglio 2019

Il rito di Sarum

Un articolo scritto su "Ticino Live" da Chantal Fantuzzi ha catturato la mia attenzione.
L'articolo è intitolato "Salisbury, nella piana del Whiltshire, incanto gotico cantato da Constable"
Per correttezza, tengo a ringraziare Chantal delle foto che mi ha fornito per ciò che riguarda lo stile gotico inglese.
Su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova, sto redigendo un paio di articoli sullo stile gotico.
Ora, prendo spunto dall'articolo di Chantal (che ringrazio doppiamente) per parlare del rito di Sarum.
Sarum è il nome latino di Salisbury, la città del Wiltshire in cui vi è la famosa cattedrale gotica, con il campanile più alto di tutta l'Inghilterra.
Il rito di Sarum è un rito molto antico della Chiesa d'Inghilterra, prima dell'avvento del protestantesimo (1549).
Prima dell'arrivo degli Angli e dei Sassoni, in quella terra che era chiamata Britannia, era diffuso il Cristianesimo celtico.
Nel 410, con l'arrivo degli Angli, dei Sassoni e degli Juti, che erano tutti pagani, tanta parte del Cristianesimo scomparve.
Nel 597, un gruppo di monaci benedettini con a capo Sant'Agostino (13 novembre 564-26 maggio 604).
Così, l'Inghilterra fu cristianizzata e Sant'Agostino divenne il primo arcivescovo di Canterbury.
Nel 1066, arrivarono in Inghilterra i Normanni.
Re Guglielmo I (detto Guglielmo il Conquistatore, 8 novembre 1028-9 settembre 1087) nominò vescovo di Salisbury Sant'Osmundo ( (XI secolo- 3 dicembre 1099).
Questi modificò il rito della Chiesa d'Inghilterra, adattando il rito romano alle tradizioni celtiche ed anglosassoni.
In qualche modo, volle uniformare il rito della Chiesa britannica.
Osmundo scrisse un nuovo messale, un nuovo breviario ed altri testi liturgici che furono usati nel sud dell'Inghilterra.
Qualche vescovo adottò lo stesso messale mentre altri fecero delle loro aggiunte.
Il rito di Sarum influenzò anche altri riti, come il rito di Braga (in Portogallo) e quello di Nidaros, in Norvegia.
Anche alcuni ordini, come quello dei domenicani, usarono questo rito.
Negli anni 30 del XVI secolo le cose si evolsero.
Nel 1534, re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) ruppe con Roma ed assunse il controllo della Chiesa d'Inghilterra.
Presente già da tempo, il protestantesimo (di cui furono espressioni il Cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell e l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer) fece sentire la sua pressione.
Tuttavia, re Enrico VIII non volle grossi cambiamenti nel rito e nel dogma.
Il re fu convinto di potere rompere con Roma senza modificare troppo il rito e l'ordinamento della Chiesa inglese.
Il rito di Sarum divenne il rito ufficiale.
Le cose cambiarono dopo la morte del re.
Con il suo successore, il re bambino Edoardo VI (12 ottobre 1537-6 luglio 1553), l'arcivescovo Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556) fu libero di apportare delle modifiche alla liturgia e al dogma.
Così, furono ridotti i sacramenti, furono aboliti i culti mariani e quelli dei santi, fu abolita la transustanziazione dell'Eucaristia, che iniziò ad essere data nelle due specie,  e la messa fu celebrata in inglese e non più in latino.
Furono abolite anche alcune ricorrenze (come quella del Mercoledì delle Ceneri) ed il celibato del clero.
Cranmer fece ciò partendo dal rito di Sarum, che fu così "semplificato" nel "Book of Common Prayer" del 1549.
Questo testo fu modificato in senso calvinista nel 1552.
In questa nuova edizione, la presenza reale di Cristo nelle specie liturgiche"dipendeva dal cuore del fedele".
Quindi, la presenza reale di Cristo poteva essere messa in dubbio.
Il vecchio rito fu restaurato con la regina cattolica Maria I (18 febbraio 1516-17 novembre 1558), la quale fu incoronata il 1° ottobre 1553, dopo il fallimento delle trame del duca di Northumberland John Dudley, che fece incoronare lady Jane Grey ( 1537-12 febbraio 1554) alla morte di re Edoardo VI.
Nel 1558, la regina Maria I morì e la sorellastra Elisabetta (7 dicembre 1533-24 marzo 1603) fu incoronata.
Con la regina Elisabetta I furono ripristinate molte delle riforme introdotte durante il regno di re Edoardo VI.
Fino al XVII secolo, i cattolici inglesi (che vissero periodi di aspre persecuzioni) usarono il rito di Sarum, che poi fu gradualmente sostituito da quello romano, poiché molti dei preti cattolici si formarono fuori dall'Inghilterra.
Nel XIX e nel XX secolo, il rito di Sarum fu usato dal Movimento di Oxford, un movimento sorto nella Chiesa anglicana, nel quale si vollero rivalutare le tradizioni cattoliche.
Nei giorni nostri, anche alcuni cattolici hanno riscoperto il rito di Sarum.
Un esempio è stato l'arcivescovo di Glasgow Joseph Conti.
Oggi, il rito di Sarum è usato da alcune Chiese ortodosse di rito occidentale in comunione con la Chiesa ortodossa al di fuori della Russia.
Certamente, è bene riscoprire i riti antichi della Chiesa.
Infatti, è bene conoscere le proprie radici, per non rischiare di sparire nel futuro.




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