30 luglio di novantasette anni fa, Chesterton divenne cattolico

Il 30 luglio di novantasette anni fa, lo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton (29 maggio 1874-14 giugno 1936) divenne cattolico.
Ringrazio l'amica e collaboratrice Francesca Padovese che mi ha segnalato un articolo del blog "G.K Chesterton-Il blog dell'uomo vivo" che ne parla.
Ora, il caso di Chesterton fu uno di quelli che portarono alla luce la crisi di una Chiesa anglicana che divenne un apparato in mano allo Stato senza più un'anima.
Tra la Chiesa anglicana di quegli anni ed una certa parte della Chiesa cattolica attuale vi è una certa analogia.
La Chiesa anglicana perse ogni tendenza spirituale, trasformandosi in un apparato dello Stato.
Nel XIX secolo, il secolo in cui nacque Chesterton, ci fu un movimento di reazione nel Movimento di Oxford, che diede origine all'anglo-cattolicesimo, un movimento dentro la Chiesa anglicana che rivalutò una certa tradizione cattolica.
In questo movimento si formarono figure come Edward Bouverie Pusey (22 agosto 1800-16 settembre 1882) e John Henry Newman (21 febbraio 1801-11 agosto 1890).
Quest'ultimo si convertì al cattolicesimo e fu creato cardinale.
Oggi, è venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Gli anglo-cattolici combatterono contro quella che fu definita una vera "apostasia nazionale".
Nella Chiesa cattolica di oggi ci sono figure che stanno portando questo tipo di "apostasia".
Ho scritto qualcosa a riguardo nell'articolo precedente.
Anche alla Chiesa cattolica attuale servirebbe un movimento di "rinascita cattolica", un movimento che ridia peso alla Tradizione e alla spiritualità della Chiesa.
Chesterton fu testimone della crisi di quegli anni e noi faremmo meglio a rivalutare lui, la sua letteratura e la sua esperienza.