Su Facebook, ho trovato questa nota di Niram Ferretti:
"Ormai Jeremy Corbyn è un caso nazionale. Mai prima nella storia del Labour si era giunti a un simile livello di antisemitismo al proprio interno. Tutto ciò è dovuto al fatto che questo estremista di sinistra per trent'anni nelle retrovie del partito e proveniente dall'ala trozkista britannica, ha portato in dote all'ex partito di Tony Blair un virulento antisionismo.
Si è circondato di una cerchio magico di estremisti come lui, che vedono Israele come lo ha rappresentato per decenni l'Unione Sovietica, uno stato nazista che pratica il genocidio e l'apartheid nei confronti dei palestinesi.
Dopo la dura condanna dell'ex Gran rabbino di Inghilterra, Lord Jonathan Sacks, che ha accusato apertamente Corbyn di antisemitismo, ora è il turno di 60 ex membri del Labour oggi facenti parte della Camera dei Lord, i quali hanno pubblicato una lettera aperta sul "Guardian", in cui scrivono, senza mezzi termini che Corbyn ha "permesso all"'antisemitismo di crescere all'interno del nostro partito governandolo nel periodo più vergognoso della nostra storia".
A ciò si aggiunge la reazione di più di 200 collaboratori presenti e passati del partito che hanno chiesto a Corbyn di affrontare seriamente la questione o di farsi da parte.
Ma Corbyn non affronterà mai la questione. L'antisemitismo che ha travolto il Labour è la diretta conseguenza del virulento antisionismo del suo leader e dei suoi più stretti collaboratori.
Oggi, in Europa, è un partito di sinistra, diventato di estrema sinistra, il più accanito oppositore di Israele e il maggiore vivaio per l'antisemitismo e l'antisionismo. Ennesima prova, se ce ne fosse bisogno, che non esiste antisionismo che non si porti appresso come inevitabile corollario l'antisemitismo.
Tony Blair lo aveva predetto nel 2015, senza immaginare però questo scenario devastante. "Se dovesse vincere Corbyn porterà il partito laburista alla sua dissoluzione"".
Oramai, è noto che nel Labour britannico ci sia un grosso problema.
In nome del pauperismo e dell'anticapitalismo di stampo socialista si è creata una corrente antisionista e (di conseguenza) antisemita.
Infatti, l'antisionismo è antisemitismo.
Questo deve essere nella testa tutti.
La situazione attuale è fonte di imbarazzo nel Labour stesso.
Infatti, il Labour si dice contro il nazismo.
Però, l'idea di uno Stato arabo di Palestina fu il parto della mente del muftì di Gerusalemme Amin al Husseini, il quale era amico di Adolf Hitler.
Ora, il guaio vero è il fatto che tutte le sinistre dell'Occidente stiano prendendo questa piega.
Basti pensare al Partito Democratico degli USA, in cui vi sono degli esponenti apertamente antisionisti e quindi antisemiti.
Mi vengono in mente Ocasio Cortez e Ilhan Omar, che sono due rappresentanti (deputati) di quel partito.
Ci sono segnali inquietanti anche qui in Italia.
Per esempio, il Movimento 5 Stelle, con la proposta del riconoscimento della Palestina, sta andando verso questa direzione.
Il Partito Democratico continua a volere il riconoscimento della Palestina.
Ora, riconoscere la Palestina significa mettere in pericolo la sicurezza di Israele, dato che coloro che vogliono la Palestina non sono non vogliono riconoscere Israele come Stato ebraico ma ne vogliono anche la distruzione.
Penso, ad esempio, ad Hamas.
Questa sinistra stra prendendo una brutta piega.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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