Non si censura nessuno

Su Facebook, gira il video che ho riportato qui sopra.

Questo video è di Stephen Ogongo, fondatore dell'associazione "Cara Italia".
Ogongo si associa alla richiesta della capitana della nave "Sea Watch 3" Carola Rackete, la quale ha chiesto ai magistrati di sequestrare gli account sui social network del ministro degli Interni e leader della Lega Matteo Salvini.
Ora, io mi sento di rispondere, facendo notare che qui nessuno vuole essere razzista.
Quello che non può essere accettato è il fatto che una persona entri nel nostro Paese in clandestinità, senza documenti e senza farsi identificare.
L'immigrazione clandestina non è accettata in nessun Paese che si dice civile.
I migranti che vengono qui da noi non sono profughi che scappano da guerre e persecuzioni ma sono migranti clandestini che vengono qui per motivi economici.
Vogliamo dire questa cosa?
Se dire ciò è incitare all'odio, io sono il re d'Inghilterra.
Salvini vuole combattere l'immigrazione clandestina, la quale per noi è un problema.
Una persona che viene qui irregolarmente non può trovare un lavoro edificante.
Dunque, per vivere, questa persona ricorrerà a vari espedienti, anche illegali.
Se dire ciò è incitamento all'odio, io sono il re d'Inghilterra.
Chiedere ai giudici di sequestrare gli account di Salvini mi pare un atto contro la democrazia, come non mi pare democratico che si chieda a Facebook di bloccare un account solo perché esprime delle idee che non rispecchiano quelle del "pensiero unico".
Sia chiaro, io non milito nella Lega.
Infatti, simpatizzo con Direzione Italia, che oggi è federata con Fratelli d'Italia.
Però, penso che la democrazia sia da difendere.
Chiedere il sequestro degli account sui social non è certo un atto democratico.