L'articolo è di Joe Rogan ed è scritto in inglese.
Negli USA, vi è un dibattito acceso sulla situazione dei social network (come Facebook e Twitter) in cui troppo spesso si bloccano post e si chiudono profili.
Guarda caso, i profili bloccati sono spesso di persone con idee di centrodestra, di destra o conservatrici-liberali.
Purtroppo, il problema è presente anche qui in Italia ed io lo so bene.
Prima, mi è stato impedito di condividere su Facebook i post del blog "The Candelabra of Italy", poi mi è stato impedito di fare la stessa cosa con il post "L'eco di San Tommaso Moro" e (per finire) mi è stato oscurato il profilo principale.
Quest'ultima cosa è avvenuta dopo la pubblicazione di una foto di Benito Mussolini presa da Wikipedia.
Quella foto era correlata ad un articolo in cui non ho fatto alcuna apologia di fascismo.
Semmai, ho criticato una certa storiografia.
Oramai, sembra chiaro che si voglia imbavagliare chi non agisce secondo un certo tipo di pensiero.
Si censurano post in cui ci si esprime contro l'aborto, ci si esprime contro l'eutanasia, ci si esprime per la famiglia ci si esprime contro l'immigrazione incontrollata e per Israele.
Insomma, la "democrazia della rete" è una "democrazia limitata".
Chi opera in rete è come un cane incatenato e se va oltre alla lunghezza della catena si ritrova strozzato.
Appare evidente anche che sui social network vi siano dei gruppi di troll organizzati che segnalano i profili ritenuti indegni.
Ci sarebbe da capire se questi gruppi agiscano per conto loro o al soldo di qualcuno.
Quindi, bisogna stare attenti a coloro con cui si viene in contatto sui social network.
L'auspicio è che negli USA la campagna sia vinta da coloro che difendono veramente la libertà.
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