Ieri, sono stato al santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, che si trova a Curtatone, qui in Provincia di Mantova.
Ora, faccio questa riflessione: la nostra arte rappresenta la nostra storia.
Per esempio, la chiesa in questione è un esempio di devozione secolare che i mantovani (e non solo) hanno verso la Vergine Maria ma è anche un vero e proprio "libro di storia in mattoni e legno".
Non a caso, uno dei miei articoli su "La Civetta" tratta anche questo santuario.
In questa chiesa, vi sono le statue che ritraggono vari devoti e miracolati.
Sono ritratte persone umili, come soldati e condannati, e personalità note, come Papa Pio II, l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V e suo figlio, il re di Spagna Filippo II.
L'arte serve anche a fare conoscere la storia.
Essi sono visibili nella foto qui sopra.
Vi può essere anche un membro della comunità dei linobambaki, un cristiano cipriota che dovette convertirsi ufficialmente all'Islam, per non rischiare le persecuzioni, restando segretamente fedele alla sua vecchia religione.
Noi abbiamo il dovere di difendere l'arte, perché rappresenta la memoria di tutti noi.
Un popolo senza memoria è destinato a scomparire.
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