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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 20 luglio 2019

Papa Francesco pensi di più ai cattolici americani

Questa è una riflessione scritta su Facebook dall'amico e collaboratore Angelo Fazio:
"Ho l'impressione che l'America sia un posto che spinge le persone a dimenticare le proprie radici.Non capisco perché, molto spesso, persone che dovrebbero essere cattoliche in ragione delle proprie origini, sono invece evangeliche.
Ronald Reagan era di origini irlandesi.
La Segretaria alla Sicurezza Interna ai tempi di Obama Janet Napolitano è italo-americana, così come Mike Pompeo.
Eppure, a dispetto delle loro origini, questi personaggi sono tutti evangelici.
Massimo rispetto, ma la cosa non suona bene!
Molti cattolici americani passano alle Chiese evangeliche. Il Vice-Presidente Mike Pence è uno di questi; addirittura lui ha conosciuto sua moglie in una parrocchia dedicata a San Tommaso d'Aquino. Poi entrambi passarono al movimento dei Rinati.
Ma Pence stranamente continua a ritenersi un "cattolico evangelico rinato", una categoria che ufficialmente non esiste.
Io ho pure qualche testimonianza fra i miei parenti americani.
E quelli che rimangono cattolici, comunque assumono tratti comportamentali simili a quelli degli evangelici.
Per esempio, la maggior parte dei cattolici statunitensi vuole l'abolizione del celibato sacerdotale e assume i toni delle "culture war" tipiche dell'evangelismo.
Mi dispiac
e, ma questo non è un argomento a favore dell'America".

Va detto che agli inizi ci fu una certa ostilità da parte delle élite americane nei confronti della Chiesa cattolica.
Basti guardare la vignetta raffigurata qui sotto.

Nella metà del XIX secolo, questa ostilità si espresse nel movimento xenofobo Know Nothing.
Così, tanti furono gli immigrati cattolici (anche italiani) che passarono al protestantesimo e all'episcopalismo (la costola americana dell'anglicanesimo) per potersi adattare alla maggioranza WASP, ossia "White, Anglo-Saxon, Protestant".
Secondo questa mentalità, un buon americano non poteva essere cattolico.
I cattolici furono visti come "agenti del Papa" e nemici della libertà. 
Solo grazie al lavoro di grandi teologi (come Weigel) e di un grande Pontefice santo, come San Giovanni Paolo II, il cattolicesimo fu inserito bene negli Stati Uniti d'America.
A ciò, si aggiunse anche il lavoro dei Cavalieri di Colombo. 
Purtroppo, questa politica in favore di una Chiesa cattolica forte negli USA si sta perdendo con l'attuale Pontefice.
I cattolici americani sono lasciati a sé stessi.
Così, essi si avvicinano ai protestanti, i quali (per esempio) sostengono le battaglie contro l'aborto.
Questo fa sì che molti cattolici statunitensi inizino a pensare come gli evangelici. 
Infatti, essi combattono le stesse battaglie (come quelle per la famiglia e la vita) ma non accettano il celibato ecclesiastico e sono per il divorzio.
Quindi, le Chiese evangeliche americane sono viste come Chiese che tengono conto maggiormente delle libertà individuali, pur combattendo le stesse battaglie dei cattolici.
Questo ha generato la nascita di movimenti come quelli dei "Cristiani Rinati" o i pentecostali, i quali sono presenti anche nell'ambito cattolico americano. 
Forse, se pensasse di più ai cattolici degli Stati Uniti d'America che non a parlare di immigrazione e della Palestina, un Paese che non esiste agli occhi della storia, Papa Francesco farebbe un grande servizio alla Chiesa.
Sia chiaro, io non voglio attaccare l'attuale Pontefice.
Sono un cattolico praticante.
Però, io voglio lanciare un grido di allarme perché qui c'è in ballo il futuro della nostra fede.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.