Per capire meglio la cosa, vi invito a leggere codeste parole dell'amico Filippo Giorgianni su Facebook:
"Da mastino a zerbino. Da muscolare a mollusco. Da euroscettico a eurocrate. Da «signor Schulz, la suggerirò per il ruolo di kapò» a «non si può dire che un membro importante della Commissione europea è ubriaco». Che decadenza (prima di tutto mentale, causa età)...! E che tristezza! #Berlusconi"
Io penso che questa decadenza sia iniziata nel 2011, con quanto accaduto quando il governo presieduto da Silvio Berlusconi è stato sostituito da quello dei tecnocrati di Mario Monti.
Quello che è accaduto in quel novembre 2011 è noto a tutti.
In quel caso, Berlusconi ha commesso un errore.
Oramai senza più il supporto dei gruppi di Gianfranco Fini e di altri fuoriusciti dal Popolo della Libertà, Berlusconi avrebbe dovuto chiedere le elezioni, con la Lega Nord.
Il governo di Mario Monti non sarebbe nato, senza il sostegno del Popolo della Libertà.
Invece, Berlusconi ha preferito accontentarsi di mantenere il suo partito al governo, sostenendo Mario Monti ed i suoi tecnocrati, con il Partito Democratico.
Questo gli ha provocato una perdita di consensi e ha favorito la crescita del Movimento 5 Stelle, il quale ha tratto benefici dal malumore causato dalle politiche vessatorie del governo di Mario Monti.
Probabilmente, se avesse chiesto le elezioni, con la Lega Nord ed il resto del centrodestra, Berlusconi ed il suo partito sarebbe ancora al vertice della coalizione.
Invece, ha preferito sostenere Monti, condannando sé stesso il suo partito alla decadenza.
Certo, c'era il ricatto dello spread (anch'io, a suo tempo, avevo cercato una giustificazione in ciò) ma, guardando alla situazione di oggi, il governo di Monti non sarebbe dovuto nascere.
Forse, se si fosse votato, ci sarebbe stata una forte speculazione ma non ci sarebbero state le politiche depressive di Monti colleghi.
Invece, Berlusconi ha commesso l'errore di avere dato vita al governo di Mario Monti.
Da lì, è iniziata una parabola discendente che l'ha portato alla situazione attuale, anche se non tutto è dipeso da lui.
Basti pensare alla sentenza discutibile della Corte di Cassazione, che nel 2013 l'ha fatto decadere dal Senato.
Così, sembra che egli sia stato colpito dalla sindrome di Stoccolma.
Prima criticava l'Europa e poi è diventato europeista.
Prima attaccava la sinistra e poi è arrivato a fare un accordo con essa.
Nel 2014, ha cercato di tornare protagonista con il "Patto del Nazareno" per le riforme ma il leader del Partito Democratico di allora, il premier Matteo Renzi, l'ha usato per portare avanti le sue ambizioni, che per fortuna sono state frenate dal referendum del 2016.
Proprio il "Patto del Nazareno" mi ha indotto ad allontanarmi da Forza Italia e ad avvicinarmi a Raffaele Fitto e quindi a Fratelli d'Italia.
Forza Italia, oggi, è un partito diviso al suo interno tra la corrente che ammicca al Partito Democratico e quella che ammicca alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia.
Il partito risente del lungo periodo di assenza di Berlusconi dalla politica attiva, un'assenza causata dalla ben nota sentenza.
Oggi, Berlusconi può ancora fare qualcosa.
Egli può ancora contribuire a federare un centrodestra che è assai diverso da quello dei suoi anni d'oro.
Riuscirà a liberarsi da questa "sindrome di Stoccolma" e fare ciò o ci sarà qualche nuovo imprevisto che gli impedirà di diventare il "padre nobile" del centrodestra?
Forse, se si fosse votato, ci sarebbe stata una forte speculazione ma non ci sarebbero state le politiche depressive di Monti colleghi.
Invece, Berlusconi ha commesso l'errore di avere dato vita al governo di Mario Monti.
Da lì, è iniziata una parabola discendente che l'ha portato alla situazione attuale, anche se non tutto è dipeso da lui.
Basti pensare alla sentenza discutibile della Corte di Cassazione, che nel 2013 l'ha fatto decadere dal Senato.
Così, sembra che egli sia stato colpito dalla sindrome di Stoccolma.
Prima criticava l'Europa e poi è diventato europeista.
Prima attaccava la sinistra e poi è arrivato a fare un accordo con essa.
Nel 2014, ha cercato di tornare protagonista con il "Patto del Nazareno" per le riforme ma il leader del Partito Democratico di allora, il premier Matteo Renzi, l'ha usato per portare avanti le sue ambizioni, che per fortuna sono state frenate dal referendum del 2016.
Proprio il "Patto del Nazareno" mi ha indotto ad allontanarmi da Forza Italia e ad avvicinarmi a Raffaele Fitto e quindi a Fratelli d'Italia.
Forza Italia, oggi, è un partito diviso al suo interno tra la corrente che ammicca al Partito Democratico e quella che ammicca alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia.
Il partito risente del lungo periodo di assenza di Berlusconi dalla politica attiva, un'assenza causata dalla ben nota sentenza.
Oggi, Berlusconi può ancora fare qualcosa.
Egli può ancora contribuire a federare un centrodestra che è assai diverso da quello dei suoi anni d'oro.
Riuscirà a liberarsi da questa "sindrome di Stoccolma" e fare ciò o ci sarà qualche nuovo imprevisto che gli impedirà di diventare il "padre nobile" del centrodestra?
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