Essa mostra la prima pagina de "La Repubblica" che è intitolata "Cattolici a un bivio: il Papa o Salvini".
Ora, da cattolico, mi sento di intervenire.
Qui non c'è da scegliere tra il Papa e Matteo Salvini ma tra la dottrina della Chiesa e certe "dottrine" politiche del mondo.
Io vorrei che la Chiesa tornasse a parlare pienamente di famiglia, di fede e di valori cristiani da difendere.
Invece, oggi, ci sono vari settori della Chiesa che sembrano più dei sindacati che parti della nostra gloriosa istituzione religiosa.
Essi hanno smesso di parlare della famiglia, della difesa della vita e della fede e parlano solo dei migranti che "debbono essere accolti ad ogni costo"
In poche parole, in questi ambienti ecclesiastici si parla sempre meno di Dio e sempre più dei migranti.
Io avrei voluto sentire certi prelati parlare di più del caso di Vincent Lambert, che lo Stato francese ha deciso di sopprimere perché ritenuto da qualcuno "indegno di vivere".
Invece, riguardo a questo caso, non è stato detto nulla.
Per contro, essi parlano dei migranti ed attaccano politici a loro antipatici, come Matteo Salvini o Giorgia Meloni.
Una Chiesa del genere non attira i fedeli.
Anzi, li fa scappare.
Questi signori si rendono conto di ciò?
Ricordo che il cattolicesimo (quello vero) non è di sinistra.
Infatti, esso combatte il comunismo e difende l'identità cristiana dell'Europa.
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