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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 6 marzo 2017

Ma quale violenza politica?

Cari amici ed amiche,

il solito rompiscatole che ama stalkerizzare questo blog, ricorrendo all'anonimato ha commentato così l'articolo intitolato "Ancora con il caso della Scuola "Armando Diaz":
"Anonimo 6 marzo 2017 04:29

Hai ancora una volta giustificato la violenza nella scuola Diaz. Hai parlato infatti di poliziotti 'a cui è scappata la mano', quando invece furono commessi veri e propri crimini, inauditi, tali da passare alla storia come una parentesi nera nella storia democratica italiana. Addirittura la sentenza ha condannato un poliziotto per possesso di arma da guerra. Rompere crani fino a farne uscire il cervello, mandare gente in coma e rompere costole e denti è qualificabile come 'farsi scappare la mano'? Farsi scappare la mano significa menare delle manganellate in più, anche fare 'una passata di pelo' al di fuori della legge: questo sì che è umanamente comprensibile. Cosa diversa sono i crimini: alla Diaz ci fu una macelleria degna del Cile di pinochet.
Tu stai banalizzando dei crimini, ergo li stai giustificando: lo hai fatto e continui a farlo.
E ancor più grave è associare la gente che dormiva nella diaz a quelli che di giorno commissero violenze. Hai giustificato la punizione di massa anziché quella individuale. Hai ammesso la punizione collettiva, la violenza su alcune persone per i fatti da altri commessi. Perché ciò? Semplice: li accomuna la fede politica. Ammetti la violenza politica dunque, ogni tua parola non fa che confermarlo.
Ti offendi da solo e ti qualifichi da solo: ancora una volta non una parola di netta condanna ai crimini politici commessi nella scuola Diaz. Da tutto il tuo pensiero sulla vicenda si evince una profonda aderenza al metodo della violenza politica. Sei davvero preoccupante e tutti lo possono constatare.
Se sposi la violenza, perdi ogni credibilità quando condanni le violenze. Per te è da punire solo la violenza compiuta da taluni e non da altri. Stai dunque coi violenti. D'altronde avesti anche parole di giustificazione all'assassinio di allende per mano di pinochet.
Che altro aggiungere?
Ti offendi davvero da solo. Persona preoccupante, molto preoccupante.





Anonimo6 marzo 2017 04:41

La banalizzazione del male. Così si chiama. Sei profondamente eversivo. D'altronde, se quella fu solo una vicenda in cui semplicemente 'scappò la mano' e non un crimine comprendente pure la tortura (ci furono infatti altri 3 gg in cui quella gente fu sequestrata, malmenata e vessata psicologicamente, sottraendola volontariamente all'intervento dei giudici), allora quelli furono atti che per te non andrebbero qualificati come tortura e quindi sottoposti ad una adeguata sanzione prevista da una eventuale legge contro la tortura. E così si spiega anche la tua avversione a una legge contro la tortura. Non è vero che ti preoccupi di fatti lievi come manganellate o schiaffi, no: tu vuoi che non siano puniti fatti di vera e propria tortura come quelli della diaz. Tu dunque sei contro la punizione della tortura in sé per sé. Vuoi che la tortura politica ad opera della polizia sia lecita o comunque sottoposta a sanzioni bande.
Ancora una volta vien fuori il tuo animo violento e soprattutto bugiardo, il tuo vezzo del ricorso ai sotterfugi argomentativi per nascondere la sostanza delle cose: la tua giustificazione della violenza politica, compresa la tortura.
Non c'è bisogno di offenderti, chiunque può constatare che persona preoccupante sei. Ti qualifichi da solo.
Non parlare più di violenza dunque: tu la giustifichi, anche quella più atroce.
L'Italia non sarà mai più come il Cile di pinochet. Mai più.

Anonimo6 marzo 2017 04:44

Quello che offende la polizia sei dunque tu, considerando poliziotti quei criminali. E offendi anche quei pochi poliziotti coraggiosi che al processo hanno testimoniato contro i loro stessi colleghi. Io considero poliziotti questi ultimi, tu consideri poliziotti i primi. La polizia italiana è democratica e non un corpo delinquenziale come lo vuoi far passare tu
.".

Povera Italia!
Adesso, questo "signorino" crede di leggermi nel pensiero.
Leggendo i suoi commenti mi è venuto da ridere.
Io non ho giustificato niente e nessuno.
Ho solo scritto che quello che accadde in quei giorni va contestualizzato.
Ci furono poliziotti che andarono oltre quello che era il loro ufficio ma ricordo che Genova fu messa a ferro e fuoco dai No Global.
Io non guardo solo l'atto in sé ma anche il contesto.
Il contesto di quei giorni fu di guerriglia.
Furono giorni di guerriglia.
L'atto di quei poliziotti che andarono alla Scuola "Armando Diaz" fu eccessivo?
Diciamo di sì.
Io non discuto il fatto che ci siano stati degli eccessi da parte di alcuni poliziotti. 
L'eccesso non è mai una bella cosa.
Però, il contesto di quel periodo fu un contesto di violenza causata da gruppi che non manifestarono il loro pensiero (che poteva essere condiviso o meno) in modo pacifico ma che andavano in giro con spranghe, bastoni e quant'altro e che lanciavano bombe molotov e colpivano i poliziotti.
Se i No Global avessero manifestato pacificamente, nessuno avrebbe avuto nulla da dire.
Manifestare il proprio pensiero è legittimo, a prescindere dalle opinioni. 
Invece, ci furono atti di vera e propria guerriglia.
I poliziotti vennero presi a sassate e colpiti con altri strumenti.
Molti dei loro mezzi furono distrutti.
Anche tra i poliziotti ci furono feriti.
Per questo "Anonimo", i poliziotti feriti non contano nulla?
Se sì, io potrei rigirare a lui l'accusa di "violenza politica" che mi ha lanciato.
Una situazione come quella che ci fu a Genova nel 2001 poteva essere normale?
Io direi di no.
La democrazia non è anarchia.
Cordiali saluti. 


5 commenti:

  1. Compiere crimini, torturare, sequestrare, portare armi da guerra, spaccare crani, denti, costole, mandare persone in coma: si può qualificare ciò semplicemente come 'atti oltre il primo ufficio' e come 'eccessi'?
    Lei sta banalizzando il male e sta banalizzando una macchia sulla storia democratica italiana, solo perché vittime furono comunisti. Queste cose avvenivano in Cile e lei li qualifica eccessi?
    Conferma con ogni singola parola la sua convinta adesione alla più cruenta e disumana violenza politica. Contestualizzare? Ma cosa?! Lei è una persona preoccupante.

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  2. Gli eccessi li compie un poliziotto, i crimini no. Chi quella notte partecipò a quella operazione non è degno di essere chiamato poliziotto.
    Lei sta screditando la polizia italiana, perché sta difendendo chi l'ha screditata come mai nella storia repubblicana.
    Mi dica un po': la legge sulla tortura andrebbe applicata per fatti come quelli della diaz?

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  3. Se lei mi desse uno schiaffo ed io le rispondessi con un pugno sui denti che la costringerebbe ad andare dal dentista e a farsi rifare tutti gli incisivi, io non commetterei un'azione eccessiva, andando oltre quella che sarebbe un'azione difensiva proporzionata al danno da me subito e non commetterei un eccesso perseguibile per legge?
    Certamente, in quel caso, io sarei condannato, anche se i giudici dovrebbero tenere conto della situazione che avrebbe scatenato la mia reazione.
    Vede, io ho contestualizzato la cosa.
    Ci furono fatti della Scuola "Armando Diaz" ma ci furono anche i fatti nelle piazze di Genova, in cui i poliziotti furono fatti oggetto di violenza da parte dei No Global.
    Così, sarebbe da vedere quello che accadde nella Scuola "Armando Diaz".
    Ad una situazione di violenza inaudita ai danni dei poliziotti si rispose con un'altra situazione di violenza.
    Del resto, mi risulta che anche a Seattle (negli USA) i No Global fecero violenza ed i poliziotti dovettero caricarli.
    Gli USA sono un Paese civile, pur con i loro limiti.

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  4. Se lei ricevesse uno schiaffo e risponderebbe spaccandomi testa, denti, costole, mandandomi in coma, sequestrandomi per tre giorni, provocandomi un esaurimento nervoso definitivo e fabbricando prove false sul mio conto, lei non avrebbe compiuto un eccesso, lei sarebbe un criminale. E se lo schiaffo non gliel'avessi dato io, ma persone che nemmeno conosco e con le quali ho in comune solo il fatto di aver pacificamente partecipato a una manifestazione o addirittura di essere solo un giornalista, lei sarebbe doppiamente criminale. E se lei fosse anche un poliziotto allora sarebbe tre volte criminale perché avrebbe calpestato, oltre che me, la legge è lo Stato che lei stesso rappresenta e allora come minimo dovrebbe cambiare mestiere.
    Torturare gente inerme è da criminali, non da persona che eccede in una reazione e non c'è nessuna contestualizzazione che tenga. È da balordi anche solo tentare di contestualizzare un crimine del genere. Non è una reazione sproporzionata, è un crimine, tra l'altro accuratamente premeditato.
    Non so stavolta se sono stato chiaro una volta per tutte.
    Ma mi risponda su una cosa: le azioni della diaz avrebbero meritato una sanzione adeguata al reato di tortura? Avrebbero meritato di finire in galera per 20 anni coloro che addirittura hanno commesso tentati omicidio? Ma in quale democrazia occidentale ci sono poliziotti che per vendetta hanno fatto quel che è successo alla Diaz? In nessuno, ciò è accaduto solo nelle dittature, quella cilena in primis. In nessun paese democratico occidentale è mai successo nulla di anche solo minimamente paragonabile a quella tragica notte. Lei sta giustificando l'ingiustificabile, sono basito. Sta trattando un crimine come una reazione eccessiva. Ripeto: basito.

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  5. Questa è la mia ultima risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/03/questo-non-ci-arriva.html

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