Cari amici ed amiche,
guardando il blog dell'amica e socia Stephanie Caracciolo "Cuore d'Italia", mi viene da fare una riflessione partendo dalla scritta sul frontespizio del medesimo, la quale recita:
"Questo blog tenta di far conoscere la cultura e lingua italiana nel mondo! La cultura è un elemento essenziale della nostra identità e rappresenta un patrimonio materiale e immateriale cui attingere per affrontare le sfide della contemporaneità. Ne fanno parte la lingua italiana, come eredità del passato e ponte verso il futuro. L'Italia è una grande potenza culturale troppo spesso inconsapevole".
Ora, queste parole mi fanno riflettere.
Oggi, l'essere italiani viene dato per scontato, quando si canta l'inno quando gioca la nostra Nazionale di calcio.
Essere italiani non è solamente questo.
Essere italiani significa essere consci di sapere da dove veniamo.
Per esempio, se noi ci sentiamo parlare (pur con le distinzioni dei vari dialetti) e guardiamo le nostre città noi capiamo di essere figli della cultura greco-latina e della tradizione giudaico-cristiana.
Lo testimonia il fatto che, per esempio, al centro di ogni nostra città o paese vi sia una chiesa.
Lo testimoniano anche il nostro cibo, la nostra letteratura e la nostra lingua.
Purtroppo, questa nostra identità è messa in discussione.
Non è messa in discussione solo da questa immigrazione di massa ma anche dall'abiura dei nostri valori "in nome dell'accoglienza".
Per esempio, "in nome dell'accoglienza", dai menù delle mense delle nostre scuole si vuole togliere la carne suina oppure non si vogliono più fare cantare le canzoni di Natale ai bambini, non si vogliono più fare costruire i presepi e si vogliono togliere i crocifissi dalle scuole e dagli uffici pubblici per "non offendere chi non è cristiano".
Si vuole vietare la lettura della "Divina Commedia" di Dante Alighieri perché è ritenuta "islamofoba" ed "omofoba".
Ragazzi, così facendo, noi stiamo uccidendo la nostra civiltà.
Chi è capace di intendere intenda!
Cordiali saluti.
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