prendo spunto dalla messa che è stata celebrata oggi pomeriggio presso l'Istituto Geriatrico "Antonio Nuvolari" di Roncoferraro (Mantova).
Sono stati letti i brani del libro dell'Esodo, capitolo 17, versetti 8-13, quello che parla della guerra tra Amalek ed Israele in cui Mosè doveva stare con le mani al cielo per fare vincere gli Israeliti, e del Vangelo secondo Luca, capitolo 18, versetti 1-8, che parla della parabola di Gesù che raccontò della vedova e del giudice, il quale dopo tante suppliche fece giustizia per ella.
Ora, pregare è un costo.
Pregare significa impiegare parte del proprio tempo e delle proprie energie per qualcosa di importante per sé stessi e per gli altri.
Pregare non significa solo "parlare con Dio" e recitare delle formule con cui propiziarsi il Suo favore ma anche lottare contro le tentazioni e ciò che ci allontana da Dio e dal progetto che egli ha per noi.
Una buona preghiera non può essere solo per sé stessi ma anche per gli altri e non solo per i propri familiari ed amici.
Ricordiamoci che anche quando andiamo a dormire ci sono sempre dei cristiani che pregano per tutti noi.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.
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