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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 12 ottobre 2015

XXIX Domenica del Tempo Ordinario

Gesù ed i figli di Zebedeo, foto presa dal sito della Confraternita di San Giovanni Battista de' Genovesi.


Cari amici ed amiche,

queste sono le letture della messa che ci sarà domenica:
Dal libro del profeta Isaia, capitolo 53, versetti 10-11.

Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.

Parola di Dio.



Salmo Responsoriale. Salmo 32.

Ritornello: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.


Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Dalla lettera agli Ebrei, capitolo 4, versetti 14-16.

Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 10, versetti 35-45.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».


Parola del Signore.*

*Fonte: sito "La Chiesa.it"


Più che la sete di denaro deve preoccupare la sete di potere.
Ora, quei due apostoli chiesero a Gesù di sedere uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra perché credevano che nel Regno di Dio si ragionasse come si ragionava (e tuttora si ragiona) qui.
La sete di potere è spesso più subdola di quella di denaro.
Infatti, pur di arrivare in alto si arrivano anche a fare cose veramente brutte contro il prossimo.
Anche il potere (come il denaro) può essere un ottimo servo (se posto dall'uomo come mezzo per fare delle cose, ovviamente buone) o un ottimo padrone (se posto come fine e per fare cose non belle, cose frutto della cupidigia). 
Ancora oggi, con queste parole, Gesù ci mette in guardia di fronte a ciò.
Cordiali saluti. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.