questo è il giorno del referendum che potrebbe sancire l'indipendenza della Scozia dal Regno Unito.
Il mio amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo del sito di "Radio Vaticana" che è intitolato "Scozia. Referendum sull'indipendenza: sondaggi, in testa i 'no'".
Per i sondaggi, infatti, vi sarebbe un vantaggio del no all'indipendenza però questo ipotetico vantaggio è risicato ed i sondaggi sono attendibili fino ad un certo punto.
Questa questione è controversa.
Per certi versi, un'eventuale vittoria del no all'indipendenza potrebbe segnare la fine della Scozia come entità nazionale mentre una vittoria del si potrebbe determinare l'inizio di una reazione a catena.
Basti pensare al caso dell'Irlanda del Nord (sempre nel Regno Unito), a quello della Catalogna (in Spagna), a quello delle Fiandre e della Vallonia (in Belgio), a quello della Corsica (in Francia) e a quelli dell'Alto Adige, del Veneto, della Sardegna e della Sicilia, qui in Italia.
Però, una cosa è certa.
L'eventuale secessione della Scozia avverrebbe per volontà del popolo scozzese e senza una guerra.
Questo sarebbe un fatto di per sé positivo.
Cordiali saluti.
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