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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 29 settembre 2014

Buona festa dei Santi Arcangeli

Cari amici ed amiche,

oggi è la festa dei tre Santi Arcangeli.
Auguro buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Michele, Gabriele e Raffaele.
Questi tre arcangeli hanno un ruolo molto importante nella religione, in quanto primi messaggeri di Dio.
Il nome "Michele" deriva dall'ebraico "מיכאל" (Mi-ka-El) e significa "Colui che è come Dio".
San Michele Arcangelo fu colui che combatté contro il drago, rappresentante del ribelle Lucifero.
Nel Vecchio Testamento lui parla il libro del profeta San Daniele (capitolo 12, versetto 1), come protettore di Israele.
Nel Nuovo Testamento egli è citato nella lettera di San Giuda Taddeo (capitolo 9) e nel libro dell'Apocalisse di San Giovanni (capitolo 8-versetti 7-12).
Il nome "Gabriele", invece, deriva dall'ebraico "גַּבְרִיאֵל" (Gavri'el) e significa "uomo forte di Dio" o "colui che sta alla presenza di Dio".
Nel Vecchio Testamento, precisamente nel libro di Daniele (capitolo 8, versetti 15-26) si parla di San Gabriele Arcangelo che interpretò la profezia del montone e del caprone.
Sempre nel libro del profeta San Daniele (capitolo 9, versetti 21-27), l'arcangelo spiega la predizione delle settanta settimane di anni dall'esilio da Gerusalemme.
Nel Nuovo Testamento, dal Vangelo secondo San Luca (capitolo 1, versetti 11-20), l'arcangelo annunciò la nascita di San Giovanni Battista e quella di Gesù Cristo.
Per quanto concerne il nome "Raffaele", vi è sempre una radice ebraica (רפאל, Rafa'el) e significa "Medicina di Dio".
Nel Vecchio Testamento, il libro del profeta Tobia parla di lui.
Per i protestanti questo libro è apocrifo.
Nel libro di Tobia si dice che San Raffaele andò in soccorso di Tobia in forma umana.
Egli guarì il padre del profeta dalla cecità e liberò dal pessimo demonio Asmodeo (in ebraico è chiamato Chammadai, il cui nome significa "colui che fa perire") la giovane Sara, che poté sposarsi proprio con Tobia.
Nel Nuovo Testamento, precisamente nel Vangelo secondo San Giovanni (capitolo 5, versetto 4) si parla di un angelo che scendeva dalla cielo e andava nella piscina di Betzaetà in Gerusalemme, agitandone le acque, piscina presso la quale Gesù fece un miracolo.
Questo angelo era proprio San Raffaele.
Questi tre arcangeli ci ricordano che Dio agisce sempre per noi e a noi cristiani ricordano anche il legame inscindibile con l'Ebraismo.
Cordiali saluti.

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