Mi ricordate tutti i "signori del no" (No T.A.V., No Ponte, etc.). Meno infantilismo, emotivismo, tatticismo politico, paura (o quel che vi muove, non lo so), suvvia! E dunque... NON INVITATEMI A EVENTI E PETIZIONI CONTRO LA RAFFINERIA, grazie."
Mi ritrovo in queste parole non al 100% ma al 200%.
Filippo (che ringrazio e stimo sinceramente) parla della questione della raffineria di Milazzo.
Lui abita vicino a quella zona.
Io parlo del caso della zona industriale di Mantova.
Ci sono state morti di cancro sia tra coloro che abitano in quella zona e sia tra coloro che lavorano in quelle aziende.
Ricordo che lì ci sono industrie petrolifere come l'"Enichem" (ex-Montedison), "IES" e "Belleli".
Purtroppo, vale lo stesso discorso fatto da Filippo sulla raffineria di Milazzo: quelle aziende creano lavoro.
Il problema sta nel fatto che in passato si siano fatti degli errori.
Per esempio, sono state costruite abitazioni vicino a quegli impianti e non ci sono stati né i controlli né le innovazioni tecnologiche che avrebbero potuto rendere quelle aziende più efficienti e sicure.
Inoltre, nella Provincia di Mantova mancano delle buone infrastrutture.
Noi mantovani siamo quelli messi peggio in tutta la Regione Lombardia.
Abbiamo una sola autostrada, l'Autostrada A22 Brennero-Modena.
Le nostre ferrovie sono un disastro.
Delle strade normali non parliamo.
Basti farsi un giro qui a Roncoferraro e vedere il tratto della Strada Provinciale 30 tra il capoluogo (per l'appunto Roncoferraro) e la frazione di Nosedole che è dissestato e costeggiato da due enormi canali.
Per mettere a posto quella strada si debbono convocare gli agricoltori, i consorzi, la Provincia, il Comune e questo e quell'altro soggetto (e forse, con una seduta spiritica, anche Giuseppe Nuvolari, il luogotenente di Giuseppe Garibaldi, che nacque a Roncoferraro) metterli d'accordo tutti.
Intanto, la strada resta in quelle condizioni pietose.
Per la Provincia di Mantova ci sono progetti buoni, come la realizzazione della Ti-Bre, l'asse autostradale che dovrà unire l'Autostrada A22 Brennero-Modena all'Autostrada A15 Parma-La Spezia.
Appena si cerca di fare qualcosa, ecco che arrivano i movimenti affini ai No TAV e agli altri che ha elencato Filippo che iniziano a protestare.
Lo stesso discorso vale per la TAV.
La questione della ferrovia ad alta velocità non riguarda solo la Val di Susa (ove ci sono i noti episodi di violenza) ma anche la nostra zona.
Infatti, l'asse ferroviario è Lisbona-Kiev.
Il tratto Brescia-Verona passerà sulla zona dei Colli Morenici sul confine tra le Province di Brescia e Mantova.
Un'opera come la TAV creerebbe indotti enormi.
Manco a dirlo, i No TAV si sono mossi anche a lì.
A San Giorgio di Mantova c'è stato ogni tipo di protesta contro la realizzazione di un grosso supermercato.
Ora, da disoccupato, io mi sono schierato contro chi ha protestato e dico: "Ben venga il supermercato".
La situazione della Provincia di Mantova non è dissimile da quella di altre parti d'Italia.
Basti pensare all'Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria che era stata fatta tra gli anni '60 e '70.
Per degli interessi particolari, l'autostrada fu fatta passare nelle zone interne di Campania, Basilicata e Calabria, anziché vicino alla costa tirrenica.
I problemi di quell'autostrada, che conosco.
L'Italia è un Paese in mano a lobbies, come i sindacati, i movimenti ed associazioni simili, che bloccano tutto.
Io penso che certi movimenti (come per esempio i No TAV) siano pilotati da soggetti che hanno a cuore i loro interessi e non quelli dell'Italia.
Come Filippo, anch'io diffido tutti dall'invitarmi a petizioni ed eventi contro la TAV, il Ponte sullo Stretto di Messina ed opere simili.
Cordiali saluti.
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