The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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domenica 21 settembre 2014
Crocetta, quello che oggi dice una cosa e che in passato ne aveva fatta un'altra
Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere l'articolo scritto da Antonio Rossitto su "Panorama" che è intitolato "Governatore a piè di lista".
L'articolo parla dell'oramai noto governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Il 30 ottobre 2012, appena eletto, Crocetta ha detto: "Da qui in avanti incominceremo a fare grandi risparmi" e ha iniziato ad attaccare il governatore che lo aveva preceduto, Raffaele Lombardo, che a suo dire era "affetto da bulimia di consulenza e da una visione familistica della politica".
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. In questo caso c'è lo Stretto di Messina.
Infatti, dai polverosi archivi della regione spuntano biglietti aerei e rimborsi di un periodo che il governatore ha evidentemente dimenticato, quel periodo compreso tra il 1999 ed il 2000, in cui lui era stato consulente della giunta regionale presieduta dall'allora governatore Angelo Capodicasa, una giunta di centrosinistra che si era formata dopo che un parte dei centristi era passata al centrosinistra (mi riferisco a coloro che avevano dato vita alla famosa Unione dei Democratici Riuniti o UDR di Francesco Cossiga e Clemente Mastella) facendo cadere la precedente giunta di centrodestra presieduta da Giuseppe Drago.
In quel periodo, Crocetta viaggiò molto, soggiornando in alberghi di lusso, mangiando in ristoranti costosi e macchine a noleggio.
Perito chimico dell'ENI (quasi un mio collega), nel 1999 Crocetta era stato consigliere comunale a Gela e super-consulente del compaesano Salvatore Marinello, che all'epoca era assessore regionale alla Cultura.
In questa veste, il 24 giugno 1999, Crocetta era partito per Tunisi, dov'era rimasto cinque giorni.
La missione era "strategica": "Presentare una campagna di scavi archeologici condotta a Cartagine dagli studiosi del Museo di Camarina".
Questo riportava la delibera dell'incarico.
Era previsto anche un "sopralluogo nella fortezza romana di Turris Tamalleni e nell'oasi di Tlemine" .
Solo i pernottamenti erano costati alla regione ben 200.000 Lire (quasi 100 Euro) a notte.
Il 16 luglio, Crocetta era ripartito alla volta del Libano.
Era andato a Beirut per "prendere contatti con il direttore di "Les ballets di Caracalla".
Le spese di rappresentanza erano adeguate alla "delicatezza del compito".
L'hotel in cui Crocetta pernottava non era nientepopodimeno che l'Hotel "Le Meridien Commodore", un hotel a cinque stelle.
Dal 15 al 21 settembre 1999, Crocetta era stato in Marocco per "incontri istituzionali".
Tutto era a spese della regione.
Il pranzo era nel rinomato ristorante Chez Alì a Marrakech, il cui costo era pari a 150.000 Lire, circa 75 Euro.
La cena era presso a Les Celliers di Meknes. Il costo della cena era di 84.000 Lire, circa 42 Euro.
Oltre 200.000 Lire (quasi 100 Euro) erano state sborsate per il noleggio dell'auto.
L'alloggio era stato presso l'hotel "Le Mansour Eddahbi": un hotel a cinque stelle che costava 200.000 Lire (circa 100 Euro) a notte.
Crocetta aveva fatto altri viaggi per imprecisati motivi.
Su invito del Ministero della Cultura il 19 maggio 2000, Crocetta era andato in Yemen per "favorire gli scambi culturali" e la "politica di cooperazione" tra la minuscola repubblica araba e la Sicilia, con ogni confort.
Due mesi dopo, il governo regionale era caduto e l'assessorato aveva dovuto a fare a meno dei suoi servigi.
Dodici anni dopo, Crocetta è entrato a Palazzo d'Orleans nelle vesti di governatore.
Oggi egli dice: "Basta consulenze".
Non sembra molto coerente.
Inoltre, la sua giunta è oggi in stallo.
Il segretario del Partito Democratico siciliano Fausto Raciti ha detto che i destini del partito e del governatore (Crocetta) si separano.
Con sprezzo, Crocetta ha replicato: "Raciti chi?
Mentre tra Crocetta ed il suo partito volano gli stracci, i mali della Sicilia restano.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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