Cari amici ed amiche,
in Australia vi è un'azienda che produce prodotti della tradizione italiana.
Questa azienda si chiama "Perfect Italiano" ed è lo sponsor dell'edizione australiana del talent show culinario "Masterchef" , quella condotta dagli chef Gary Mehigan e George Calombaris e dal critico Matt Preston.
Questa azienda fu fondata da un italiano emigrato in Australia nel 1922.
Egli si chiamava Natale Italiano.
Natale conosceva le tecniche di caseificazione della tradizione italiane e decise di portarle in Australia.
Sul sito dell'azienda vi è scritto:
"The local Italian community welcomed Natale’s passionate new endeavor. The freshness of his Ricotta, the richness of his Parmesan and Romano, and the full flavour of his Mozzarella made Italy seem a little closer.".
In italiano, esso significa:
"La comunità italiana locale accettò come benvenuto e gradito questo tentativo di Natale. La freschezza della sua ricotta, la ricchezza del suo formaggio Parmigiano e del suo formaggio Pecorino Romano ed il gusto pieno della sua mozzarella fanno sentire a loro l'Italia più vicina".
Io penso che quello che fece Natale Italiano sia ancora oggi da apprezzare.
Quello che lui fece fu portare un pezzo d'Italia e parte delle sue tradizioni in Australia.
Il suo non fu un caso unico.
Anche in Paesi come Canada e Stati Uniti d'America ci sono realtà simili.
L'unico problema, a mio modo di vedere, è quello della questione dei prodotti italiani veri, quelli prodotti realmente qui da noi, il "made in Italy".
Il timore, infatti, è che i prodotti di aziende come "Perfect Italiano" e simili facciano concorrenza ai prodotti italiani autentici, una concorrenza in cui i "prodotti italiani non prodotti qui in Italia" sono avvantaggiati perché sono prodotti in loco e quindi sono meno costosi.
L'export italiano è oggi in grave difficoltà.
Tra la crisi con la Russia (che ha bloccato i prodotti italiani) e la concorrenza di "prodotti italiani non prodotti in Italia" , l'Italia sta perdendo seriamente la competitività.
Se io fossi premier al posto di Matteo Renzi, chiamerei il mio omologo australiano Tony Abbott e cercherei di trovare con lui un accordo con cui i prodotti italiani autentici sarebbero etichettati come "Made in Italy" o "Prodotti italiani" mentre gli altri sarebbero etichettati come "Prodotti fatti secondo la tradizione italiana" o "Prodotti all'italiana" oppure, si potrebbe fare sì che le aziende come "Perfect Italiano" investano anche qui in Italia, magari con delle agevolazioni, visto il suo fondatore era italiano e che tale azienda è legata alla comunità italiana d'Australia.
Questo ristabilirebbe i legami tra l'azienda italo-australiana e l'Italia (terra d'origine del fondatore) e porterebbe qui in Italia un po' di lavoro.
Da disoccupato so che significano certe cose.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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