Cari amici ed amiche,
leggete l'editoriale del direttore de "Il Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli che è intitolato "Il nemico allo specchio":
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"L’oratoria del premier è straordinaria, nondimeno il fascino che emana stinge facilmente nel fastidio se la comunicazione, pur brillante, è fine a se stessa. Il marketing della politica se è sostanza è utile, se è solo cosmesi è dannoso. In Europa, meno inclini di noi a scambiare la simpatia e la parlantina per strumenti di governo, se ne sono già accorti. Le controfigure renziane abbondano anche nella nuova segreteria del Pd, quasi un partito personale, simile a quello del suo antico rivale, l’ex Cavaliere. E qui sorge l’interrogativo più spinoso. Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria. Auguriamo a Renzi di farcela e di correggere in corsa i propri errori. Non può fallire perché falliremmo anche noi. Un consiglio: quando si specchia al mattino, indossando una camicia bianca, pensi che dietro di lui c’è un Paese che non vuol rischiare di alzare nessuna bandiera straniera (leggi troika). E tantomeno quella bianca. Buon lavoro, di squadra".
E' strano che dal direttore De Bortoli, il direttore del primo quotidiano italiano, il quotidiano che più di tutti è ritenuto vicino a quei poteri forti, se non alla massoneria di cui il egli stesso ha parlato, sia provenuto un simile attacco contro il premier Matteo Renzi, il premier che è sua volta ritenuto vicino agli stessi poteri forti.
E' strano ed irrituale.
A questo punto c'è da capire chi sia veramente vicino ai poteri forti.
E' Renzi ad essere vicino ai poteri forti o il direttore De Bortoli ha scritto questo editoriale in nome degli stessi contro il premier?
Oppure, questa sfogo di De Bortoli potrebbe essere dovuto ad una lotta intestina che sarebbe in atto nell'ente che gestisce il giornale, una lotta tra chi sostiene Renzi e chi è contro di lui?
Certo, va detto che Renzi ha detto delle cose e ne ha fatte altre.
Però, mi risulta che all'inizio il Corriere della Sera abbia fatto dell'endorsement a Renzi, come lo aveva fatto a Romano per le elezioni del 2006, quando era diretto da Paolo Mieli.
Questo cambio di passo può volere dire che il tempo di Renzi sia scaduto e che le urne possono essere dietro l'angolo.
Cordiali saluti.
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