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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 20 settembre 2014

L'Italia non è il Regno unito

Cari amici ed amiche,

il risultato del referendum in Scozia ha avuto ripercussioni anche qui in Italia.
Qui da noi si contesta anche chi parla di federalismo (e non di secessione) e si usa il risultato scozzese per legittimare il centralismo.
Ora, in primo luogo, ricordo che il Primo Ministro britannico David Cameron ha concesso alla Scozia una larga autonomia.
In secondo luogo, vorrei ricordare che l'Italia non è il Regno Unito.
Il Regno Unito ebbe una storia di formazione lunga e che durò per secoli.
Nel V secolo AD, dopo la fine della dominazione romana (avvenuta nel 407), la zona della Britannia che corrisponde all'Inghilterra fu invasa dagli Angli, dai Sassoni e dagli Juti.
Si formò l'Eptarchia, un insieme di sette regni: Mercia, Northumbria, Kent, Sussex, Wessex, Essex ed Anglia Orientale.
Nel 597 AD arrivò Sant'Agostino che portò il Cristianesimo e divenne il primo Arcivescovo di Canterbury.
Dopo la morte del re Sant'Alfredo il Grande (849-899), i sette regni si unirono formando il Regno d'Inghilterra.
Nel 1066, l'Inghilterra fu invasa dai Normanni, che, dopo un periodo turbolento, diedero stabilità al regno.
Nel 1155, Papa Adriano IV (il primo ed unico Papa inglese) emanò una bolla con cui si autorizzava re Enrico II ad invadere l'Irlanda, dominio che venne stabilizzato nel 1185 da re Giovanni Senza Terra.
Nel 1215, re Giovanni Senza Terra approvò la Magna Charta Libertatum, il primo esempio di costituzione che garantiva libertà e diritti ai nobili, alla Chiesa e alla popolazione e che limitava i poteri del.
Nel 1284, il turbolento Galles entrò a fare parte del Regno d'Inghilterra.
Ci furono anche fatti tristi.
Tra il 1315 ed il 1317 ci fu una Grande Carestia e nel 1348 venne la Peste nera.
Tra il 1337 ed il 1453 ci fu la Guerra dei Cent'anni con la Francia (che fu persa dagli Inglesi) e tra il 1455 ed il 1485 ci fu la Guerra delle Due Rose, una guerra civile tra le due potenti famiglie dei Lancaster e degli York che con la sconfitta di re Riccardo III portò (1485)  all'ascesa al trono del Conte di Richmond Enrico Tudor, che divenne re con il nome di Enrico VII.
Suo figlio, re Enrico VIII (1491-1547) fu un sovrano molto controverso.
All'inizio si mostrò un grande statista ma poi ci furono eventi che ne offuscarono l'immagine.
Il primo fu lo Scisma anglicano (1534), in cui (a seguito del rifiuto del Papa di annullare il  matrimonio del re con Caterina d'Aragona), Enrico ruppe i rapporti con la Chiesa cattolica e prese il controllo della Chiesa inglese o Chiesa anglicana.
In seguito a questa scelta, ci fu una scia di morte.
Con suo figlio,  re Edoardo VI (nato dal terzo matrimonio con Jane Seymour, 1537-1553) si impose la Riforma protestante che cambiò la Chiesa anglicana.
Le tensioni andarono avanti con la sorellastra di re Edoardo VI, Maria (figlia di Caterina d'Aragona, 1516-1558), che nel 1553 divenne regina.
Cattolica zelante, Maria perseguitò ferocemente i protestanti.
Nel 1558, Maria morì e divenne regina l'altra sorellastra di Edoardo, Elisabetta I (1533-1603).
La regina Elisabetta I ripristinò la Chiesa anglicana con molte delle riforme introdotte durante il regno di re Edoardo VI.
Nel 1588, l'Inghilterra si prese il ruolo di potenza, dopo che sconfisse l'Invencible Armada del re di Spagna Filippo II.
Nel 1603, la regina morì e divenne re Giacomo VI Stewart (1566-1625), il re di Scozia.
Questi era imparentato con i Tudor.
Si sancì così l'unione di fatto tra Scozia ed Inghilterra, un unione che tante guerre in precedenza non portarono
Per dovere di cronaca, nel 1559 ci fu in Scozia la Riforma protestante.
Con gli Stewart al trono, iniziò un periodo di tensioni con il Parlamento, che sfociò in una Guerra Civile in cui furono contrapposti da una parte la corona (re Carlo I Stewart, re e martire, 1600-1649) con la nobiltà, l'organizzazione della Chiesa anglicana e con i cattolici e dall'altra il Parlamento, con i presbiteriani scozzesi ed i puritani.
Capeggiato da Oliver Cromwell (1599-1568), l'esercito parlamentare sconfisse quello regio di re Carlo I nel 1645 (a Naseby) e lo stesso re fu fatto decapitare il 30 gennaio 1649.
Dal 1649 al 1658, Cromwell governò il regno, instaurando una repubblica che fu di fatto una dittatura puritana.
Ne le 1658, Cromwell morì e suo figlio Richard non seppe governare bene.
Così tornarono i monarchi Stewart, con re Carlo II (1630-1685), figlio del martire re Carlo I.
Cripto-cattolico, re Carlo II dovette imporre il Test Act, instaurando di fatto un monopolio anglicano e perseguitando le minoranze.
In punto di morte, re Carlo II si fece cattolico.
Essendo Carlo morto senza eredi legittimi, il trono passò al fratello Giacomo.
Re Giacomo II (1633-1701) si fece cattolico, prima di salire al trono.
Cercò di restaurare il cattolicesimo.
Nel 1688, egli fu costretto a scappare e venne deposto.
Il trono venne preso da sua figlia Maria (1662-1694), che aveva sposato lo stadhouder d'Olanda Guglielmo III d'Orange e che con la sorella era stata educata nella fede protestante.
Nel 1689, il Parlamento approvò il Bill of Rights (legge sui diritti) che sancì che l'Inghilterra diventasse una monarchia parlamentare.
Il Bill of Rights prevedeva:
  • La libertà di parola e discussione in Parlamento.
  • Il divieto del re di abolire leggi o imporre tributi senza il consenso del Parlamento.
  • Libere elezioni per il Parlamento.
  • Il divieto del re di mantenere un esercito fisso in tempo di pace senza il consenso del Parlamento.
  • Rifiuto di sottostare ad un possibile re cattolico.
  • Che il parlamento dovesse essere frequentemente riunito.
  • Che il re non potesse perseguitare i suoi sudditi per motivi religiosi.
Nel 1701, venne emesse l'Act of Settlement, un documento che escluse i cattolici dalla successione al trono.
Nel 1702, re Guglielmo III d'Orange morì ed il trono passò alla cognata Anna (1665-1714).
Nel 1707 venne fatto l'Atto di Unione che sancì l'unificazione formale di Inghilterra, Scozia ed Irlanda nel Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda.
Dal suo consorte Giorgio di Danimarca, Anna non ebbe figli e nel 1714 (quando ella morì) divenne re l'elettore del Palatinato Giorgio di Hannover (1660-1727) con il nome di Giorgio I.
La Gran Bretagna divenne così il centro di un impero coloniale, un impero coloniale che anche se è dissolto lascia ancora oggi la sua traccia.
Ora, la Gran Bretagna si formò con un processo lungo e, fatto salvo il caso dell'Irlanda (dove ci fu un'occupazione militare e dove fu legittima la richiesta di indipendenza, richiesta che venne accolta nel 1922, dopo una guerra civile), il Paese si formò con un processo naturale.
Non fu così per l'Italia.
Italia longobarda
L'Italia ebbe una storia completamente diversa.
Dal 568 (con l'invasione del Longobardi) l'Italia si spaccò.
Dal 568 al 1861 (un processo di unificazione che però si completò nel 1870, con la breccia di Porta Pia), l'Italia esistette come entità territoriale e culturale ma non come Paese.
Molti degli Stati italiani erano sotto l'influenza straniera.
Quello che accadde con Giuseppe Garibaldi tra il 1860 ed il 1861 fu un processo forzoso in cui degli Stati legittimi (come il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio) vennero attaccati con la forza.
Anche la storiografia ufficiale conferma in parte questa tesi.
Durante la I Guerra di Indipendenza, nel 1848 ci fu qui nel territorio mantovano la Battaglia di Goito.
Ebbene, questa battaglia non fu condotta dal popolo mantovano ma da un esercito del nascente Regno d'Italia che era costituito da piemontesi, bergamaschi e toscani contro gli Austriaci.
I mantovani non furono minimamente coinvolti.
L'Italia si sarebbe dovuta unire in modo naturale, come il Regno Unito.
Evidentemente, ci furono interessi particolari che impedirono ciò.
Invece, ci fu quel processo che iniziò nel 1848 e si completò nel 1919, con l'annessione del Trentino, dell'Alto Adige e di Trieste.
L'arco di tempo fu troppo breve.
L'Italia divenne uno Stato centralista, dopo un processo di unificazione troppo breve e senza tenere conto dell'esperienza delle singole realtà territoriali.
Questo processo fu fatto anche con compromessi.
Basti pensare al rapporto tra Garibaldi,  i soldati garibaldini e la mafia in Sicilia.
Da qui nacquero molti di quei problemi che affliggono l'Italia ancora oggi.
Cordiali saluti.














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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.