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sabato 20 settembre 2014

Cristiani perseguitati come gli ebrei

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto su "Il Messaggero" da Franca Giansoldati che è intitolato "L'abbraccio di Santa Marta: "Prima erano gli ebrei ad essere perseguitati ora sono loro. Vedo che in Italia si scrive molto sull'antisemitismo ma perché così poco sull'anticristianismo?":


"Il peso del silenzio tormenta la coscienza. "Succedono cose brutte quando il mondo tace. Questa lezione gli ebrei la hanno imparata nel modo peggiore possibile". Le comunità cristiane e yazide marchiate in Iraq e in Siria, gli uomini decapitati, le donne rapite e violate, i bambini denutriti, costretti a fuggire in condizioni orribili non possono essere ignorati. Il silenzio della comunità internazionale richiama fantasmi mostruosi, antiche paure. All'inizio del secolo scorso il silenzio costò caro agli armeni, un milione e duecento mila furono sterminati dai giovani turchi perché cristiani; poi durante la Seconda Guerra Mondiale, la stessa sorte toccò sei milioni di ebrei e, ora, ai giorni nostri, l'Isis ha pianificato "un altro genocidio" per sterminare a motivo della fede cristiani e altre minoranze. Ronald Lauder, presidente del Worl Jewish Congress è arrivato a Roma da New York solo per incontrare Papa Francesco, e rompere così un muro di indifferenza sempre più assordante, terribile, incomprensibile.
LA DENUNCIA. Un paio di settimane fa sul New York Times ha firmato un editoriale dal titolo: "Perché nessuno difende i cristiani?". Aggiungendo di seguito: "Ci sono popoli che vengono uccisi per il loro credo religioso. Gli ebrei hanno il compito speciale di non stare zitti. Non si può tacere davanti a nessun genocidio". L'abbraccio tra il rabbino Lauder e Francesco è avvenuto l'altra sera a Santa Marta. Si erano conosciuti in Argentina tanti anni fa, e hanno sempre mantenuto buoni rapporti. Una visita quasi familiare, simbolica, destinata a fare riflettere. Nessun discorso scritto ma del resto non ce ne era bisogno: il tema centrale non poteva che essere l'odio che serpeggia contro i cristiani, così come l'avanzata dell'antisemitismo in Europa; rigurgiti profondi, specchio di pregiudizi mai superati, alimentati da una ideologia intollerante e pericolosa. C'è chi soffia sul fuoco. Bergoglio e Lauder condividono la medesima preoccupazione. Entrambi all'orizzonte intravedono «la terza guerra mondiale combattuta in tanti luoghi diversi». Francesco ne aveva parlato per primo tornando dalla Corea e poi, un mese do-Po, al sacrario militare di Redipuglia.
ANTISEMITISMO. "Il Papa ha giustamente osservato che prima erano gli ebrei ad essere perseguitati e il mondo all'epoca diceva assai poco. Ora distruggono tante comunità cristiane ed esattamente come allora il mondo dice poco". Lauder è convinto che il silenzio sia un veicolo per diffondere il male. "Il mondo non si può più permettersi di stare in silenzio, perché sarebbe immorale per dei credenti, non potrebbe più essere tollerato, né giustificato». Ma dagli errori si possono trarre insegnamenti concreti per il futuro. Avete parlato di antisemitismo? "Il fenomeno è cresciuto tantissimo soprattutto dopo il conflitto di Gaza". Alcuni giorni fa, durante un viaggio in Germania, Lauder assieme alla presidente Merkel, di fronte alla Porta di Brandeburgo, l'argomento è stato affrontato con angoscia. Certi riflussi restano una spia da non sottovalutare. In qualunque direzione: "Vedo che in Italia si scrive tanto sull'antisemitismo, ma perché così poco sull'anticritianesimo? Eppure i cristiani in Africa e nel Medio Oriente sono sempre di meno. A Betlemme un tempo erano il 50 per cento della popolazione, oggi sono solo il 20 per cento". Il silenzio porta effettivamente solo guai.". 



Noi occidentali dobbiamo accettare l'idea secondo cui non si può dialogare con tutti.
Ci sono soggetti che che per loro natura non accettano il dialogo (o meglio accettano il dialogo solo se si dà ragione ad essi) e che sono pieni di odio.
Organizzazioni come ISIS ed Hamas sono pari ai nazisti.
Nel 1938 si tentò di dialogare con i nazisti.
Francia e Regno Unito cercarono di dialogare con Adolf Hitler, riguardo alla questione della Cecoslovacchia, su cui il dittatore tedesco mise gli occhi.
Francia e Regno Unito concessero alla Germania di prendersi i Sudeti (una zona dell'attuale Repubblica Ceca che era abitata da tedeschi) ed i loro Primi Ministri, il francese Edouard Daladier ed il britannico Neville Chamberlain, dissero di avere salvato la pace.
Riferendosi a loro, Winston Churchill (grande statista) disse: "Avrebbero potuto scegliere tra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore ed avranno la guerra".
Sappiamo tutti come andarono a finire le cose.
ISIS non è diverso dal nazismo.
Lo stesso vale per Hamas ed altre organizzazioni palestinesi.
Esse si comportando con i cristiani nello stesso modo in cui i nazisti si comportarono con gli ebrei.
Ricordo che nel 1947 i cristiani di Betlemme erano l'80% della popolazione.
Oggi, essi sono il 20% ed il crollo della popolazione cristiana iniziò nel 1994, quando l'Autorità Nazionale Palestinese prese il controllo del territorio.
Qui in Italia si parla poco di tutto ciò per relativismo,  per buonismo e per codardia.
Noi occidentali (ed italiani) abbiamo rinnegato le nostre radici giudaico-cristiane e in "nome della tolleranza" abbiamo smesso di denunciare fatti gravi.
Inoltre, vi è anche una paura di ricevere ritorsioni.
Qui però è in ballo la nostra civiltà.
Cordiali saluti.





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