leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Le stime di crescita sbagliate: i tecnici non ne azzeccano una".
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato di speranza e di rinascita dell'Italia.
Il suo Governo ed i suoi tecnici hanno fatto stime di crescita.
Vedendo il contesto reale, gli tocca abbassare le stime.
Renzi aveva fatto riferimento al Documento di economia e finanza, contenente la previsione governativa di crescita per il 2014: un +0,8% rispetto all'1% previsto dal governo Letta. In realtà quello 0,8% sposato dall'esecutivo era comunque superiore alle variazioni previste dagli altri grandi organismi. Commissione Europea, Fmi e Istat puntavano sullo 0,6%. Unicredit, Ocse e Morgan Stanley sullo 0,5%. Intesa sullo 0,4%. Prometeia, Citigroup, Goldman Sachs, Deutsche Bank sullo 0,3.
Ora, Renzi ha sempre parlato di "rottamazione" di chi si mostra non all'altezza.
A questo punto, se è coerente, egli dovrebbe rottamare i suoi e forse anche sé stesso.
A me Renzi ed i suoi sembrano l'orchestra del "Titanic".
Mentre l'orchestra suona, la nave affonda.
La situazione continua a peggiorare.
Le aziende continuano a chiudere e la gente continua a non lavorare.
Da disoccupato, io so che dico.
Qui manca una strategia.
Renzi ha detto che con lui l'Italia si sarebbe fatta rispettare in Europa.
Invece, egli ha sposato la linea imposta da Berlino e dalla Banca Centrale Europea, una linea atta a fare sì che gli Stati Europei cedano la sovranità.
Intanto, la gente paga le tasse a rate, perché non riesce a pagare.
Ma dove vogliamo andare?
Cordiali saluti.
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