Con le riforme non si mangia...specie se sono fatte male

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere l'articolo scritto su "Panorama" da Luca Ricolfi , l'articolo che è intitolato "Con le riforme costituzionali non si mangia".
Sono in parte d'accordo con quanto scritto da Ricolfi.
Da un lato, vi sono una disoccupazione spaventosa (da disoccupato so che dico), una pressione fiscale fuori controllo, una burocrazia elefantiaca, una giustizia che non va ed una corruzione molto alta
Quest'ultima è generata da tutto il resto.
Questi problemi vanno risolti alla svelta.
Dall'altra parte, vi è l'esigenza di riformare la Costituzione.
Così come, oggi come oggi, la Costituzione non funziona.
Non garantisce la governabilità.
Quando non c'è governabilità, va a farsi friggere ogni cosa.
Infatti, se non c'è la governabilità, la nostra sovranità è a rischio.
Per esempio, un Parlamento con due camere che fanno le stesse cose non funziona.
Si allungano i tempi di approvazione delle leggi e se non c'è maggioranza in ambedue le assemblee il governo non regge.
Con governi deboli la sovranità va in vacca.
La questione vera delle riforme non sta nel fare le riforme ma nel fare le riforme correttamente.
Per esempio, rendere il Senato non più elettivo senza un provvedimento che bilanci questa cosa (come l'elettività del Presidente della Repubblica) mette a rischio la democrazia.
Questo è il vero nodo.
Cordiali saluti.