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domenica 17 agosto 2014

Castel d'Ario ed il "Festival del Riso". Roncoferraro deve imparare!

Cari amici ed amiche,

a Castel d'Ario (Mantova) ci sarà la IV edizione del "Festival del Riso".

Esso sarà dal 23 al 26 agosto.
Questo è un ottimo esempio di marketing del territorio.
Castel d'Ario ha fatto sì che sia stata conferita la De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) al risotto alla pilota.
Ora, i casteldariesi reclamizzano il loro territorio e traggono benefici da ciò.
I casteldariesi lavorano molto bene.
Ora, mi tolgo una pietruzza (anzi un macigno) dalla scarpa.
Su Facebook, qualche mio conterraneo non gradisce quello scrivo su Roncoferraro.
Ritiene che io sia polemico e che contesti senza proporre.
Io respingo al mittente tutto ciò.
Quanto sta facendo Castel d'Ario dimostra che io ho ragione.
A Castel d'Ario tutti vari stakeholders (Comune, comitati, ristoratori, risicoltori ed altri)  hanno fatto sistema tra loro e sono stati in grado di fare avere la De.C.O al risotto alla pilota.
Oggi, i casteldariesi possono avere tanti benefici da ciò, poiché riescono a promuovere il loro territorio e riescono ad aggregare la gente.
Roncoferraro, invece, non riesce a fare tutto ciò.
Roncoferraro non è da meno rispetto a Castel d'Ario.
Anzi, le potenzialità sarebbero anche maggiori, poiché Roncoferraro ha il Mincio e un centro storico come quello di Governolo.
Però, a differenza di quanto accade a Castel d'Ario, a Roncoferraro non si riesce a fare sistema.
Ora, vi è in ballo la proposta di conferire la De.C.O. al risotto con le rane.
Tra i promotori vi è anche il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro.
Cosa faranno i vari stakeholders roncoferraresi?
Si metteranno a lavorare assieme per centrare l'obiettivo o faranno come al solito?
A Roncoferraro, qualcuno non ha capito che in una realtà globalizzata come il mondo del nostro secolo non ci si può chiudere in sé stessi e fregarsene di quello che accade fuori ma si deve promuovere il proprio territorio, con i suoi beni ed i suoi prodotti.
Ergo, se noi roncoferraresi non facciamo ciò la concorrenza di fuori ci sbrana.
Quello che ha fatto Castel d'Ario dimostra ciò.

Sono roncoferrarese ed amo il mio territorio (forse anche più di tanti altri che dicono di amare la realtà roncoferrarese che difendono il modo di fare le cose che c'è attualmente) ma mi reputo anche una persona franca con me stessa a con gli altri.
Con la mia franchezza, dico che Castel d'Ario ci ha battuti.
Castel d'Ario ha battuto Roncoferraro.
Il mondo che c'è là fuori non è il placido fiume Mincio ma è lo Stretto di Messina che ha due scogliere pericolose (Scilla e Cariddi) e nelle sue acque vi sono gli squali. 
I casteldariesi meritano rispetto perché hanno capito tutto e hanno in mente quello che si deve fare.
Mi dispiace doverlo dire ma quello che si vede dice ciò.
I vari stakeholders della realtà del Comune di Roncoferraro devono unirsi nel promuovere il territorio.
Che a promuovere l'idea di fare dare la De.C.O. al risotto con le rane sia stato il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro, quello di Governolo, quello di Villa Garibaldi o quello di Barbasso a me interessa relativamente.
A differenza di altri nella mia zona, non ne faccio una questione di campanile né di comitato.
Questa proposta è stata fatta dal Comitato Manifestazioni di Roncoferraro (che quindi ha i suoi meriti)  ma tutti debbono il loro contributo all'implementazione di ciò.
Io non direi tutte queste cose se non credessi nelle potenzialità della realtà roncoferrarese e se non amassi il mio territorio.
Cordiali saluti.











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