Oggi è il giorno del ricordo delle vittime delle foibe.
Accanto a coloro che celebrano le vittime di questa mostruosità vi sono coloro che inneggiano al nazismo.
Ora, vorrei dire un paio cose.
La Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe non è (e non deve essere) il "giorno della riscossa dei nazisti".
Coloro che furono uccisi dai partigiani di Tito non erano nazisti ma italiani che ebbero la colpa di essere italiani.
Quello che accadde in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia non fu diverso da quello che accadde nei campi di sterminio nazisti.
In secondo luogo, quando sento dire che il nazismo è di destra io mi incavolo!
Il nazismo non c'entra nulla con la destra.
Il nazismo viene detto anche nazionalsocialismo.
Infatti, nel nazismo vi sono elementi del socialismo uniti ad un certo nazionalismo e al militarismo.
Per esempio, il nazismo è un'ideologia totalitaria, un'ideologia in cui lo Stato viene prima del cittadino.
Il nazismo è anticristiano e nella visione nazista la distruzione degli ebrei doveva essere propedeutica a quella del Cristianesimo.
Il nazismo è per il dirigismo sulle imprese private.
La destra è un'altra cosa.
La destra è ben più nobile.
Essa si fonda sull'amore per i valori della patria e non sull'odio verso gli altri.
Per esempio, i Tories inglesi (XVII secolo) erano legati alla corona e a quella Chiesa anglicana tradizionalista, il che le rendeva inclini a simpatizzare con i cattolici.
Però, i Tories non odiavano gli altri.
La destra riconosce il diritto di proprietà e non è totalitaria.
Winston Churchill, grande Primo Ministro britannico, disse: "L'impresa privata non è una tigre feroce da abbattere né una vacca da mungere. E' un robusto cavallo che tira un carro molto pesante".
Con orgoglio, dico: "Io sono di destra ed aborro il nazismo!".
Cordiali saluti.
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