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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 4 novembre 2012

La globalizzazione? Ha fatto più danni agli USA...e all'Italia

Cari amici ed amiche.

Oggi, la globalizzazione sta mostrando un aspetto imprevisto.
Infatti, al giorno d'oggi, la globalizzazione sta danneggiando gli USA e l'Occidente, Italia compresa.
In pratica, cosa è successo?
Aprendo il mercato al mondo, gli Stati Uniti d'America si sono trovati di fronte a realtà che prima erano secondarie, come i Paesi "BRICS" (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che oggi hanno un ruolo da protagonisti.
Poiché, per esempio, il lavoro costa meno, gli imprenditori occidentali hanno deciso di delocalizzare lì le loro aziende.
Questo ha fatto crescere quei Paesi ad una velocità impressionante.
Inoltre, i Cinesi, i Brasiliani, gli Indiani, i Russi ed i Sudafricani hanno imparato ad usare le nostre tecnologie.
Questi Paesi da "Paesi di manodopera" (ossia Paesi in cui trovare della manodopera a basso costo) sono diventati a tutti gli effetti potenze economiche che producono da loro stessi, senza più l'intervento delle nostre aziende.
Oltre ai Paesi "BRICS", ci sono altri che stanno emergendo.
Cito, per esempio, l'Uruguay che oggi produce software per computer.
Questa situazione ha colto impreparati l'Europa e gli USA.
Questi ultimi, ad esempio, hanno nelle loro banche un forte debito e questo debito viene comprato dai Cinesi.
Quindi, di fatto, gli Stati Uniti d'America dipendono dalla Cina.
Inoltre, i prodotti cinesi sono entrati nel mercato occidentale, facendo una concorrenza agguerrita ai prodotti locali.
L'Italia soffre particolarmente questa situazione.
La delocalizzazione ha ridotto il lavoro in Italia, contribuendo a fare salire la disoccupazione.
Per l'imprenditore italiano, delocalizzare era conveniente, viste le tasse elevate, la burocrazia fuori controllo e la carenza di infrastrutture.
Io penso che questa situazione debba stimolare l'Italia a cambiare e a riformarsi.
Se non lo fa, affonda!
Cordiali saluti.



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