A Torino, un marocchino di 30 anni è convolato a nozze con un'italiana.
Egli è già sposato con una connazionale.
Oltre a ciò, egli attende un figlio da una terza donna.
L'uomo è stato denunciato per bigamia ed il giudice l'ha assolto per la "tenuità del reato".
Questa è follia pura.
L'articolo 556 del Codice Penale dice:
"Chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili [82, 83, 106-116], ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili.La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona, con la quale ha contratto matrimonio, sulla libertà dello stato [86] proprio o di lei.Se il matrimonio, contratto precedentemente dal bigamo, è dichiarato nullo, ovvero è annullato il secondo matrimonio per causa diversa dalla bigamia [117, 119, 120, 122, 123], il reato è estinto, anche rispetto a coloro che sono concorsi nel reato, e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali [557; c.p.p. 689 6]".
Avete capito?
Quel marocchino non doveva essere assolto.
Se io fossi sposato, mi invaghissi di un'altra donna e mi sposassi in seconde nozze (senza divorziare dalla prima moglie) passerei dei guai.
Perché quel giudice ha assolto il marocchino bigamo?
è assurdo, in Italia la poligamia è vietata, perchè non interviene il CSM?
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