Non facciamo la fine della Francia! Nota di Giulio Meotti

Queste sono le parole di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"La Francia brucia. Rivolta a Nantes nella notte dopo che la polizia ha ucciso un ventenne, plurirecidivo. E la banlieue ha preso fuoco. Sono i territori perduti della Repubblica, persi all'islamizzazione, alle gang, ai criminali, ai salafiti, alla terza generazione, ai teppisti, ce ne sono a centinaia cosi nella Douce France. Sono decenni di fallimenti dell'integrazione, case popolari, sussidi, paternalismo socialista, commiserazione terzomondista, senso di colpa da decolonizzazione, ideologia antifrancese. Un giorno quest'odio invaderà la Rive Gauche parigina. Allora les bien-pensants spareranno per difendere i loro attici di lusso?".

Nelle città francesi (come Nantes) le periferie sono pronte ad esplodere.
Anni di politiche pro-immigrazione e di nichilismo hanno portato solo alle tensioni che ci sono oggi.
I benpensanti della "gauche" hanno propinato a tutti l'idea della negazione dei valori fondanti di una nazione "per l'accoglienza" ed il paternalismo e l'assistenzialismo socialista, uniti alla commiserazione terzomondista.
Oggi, si stanno vedendo i risultati di ciò.
I risultati sono quartieri-ghetti (in cui regnano degrado e violenza) ed il terrorismo islamico.
Guarda caso, i terroristi in Francia hanno cittadinanza francese.
Questo è un dato di fatto.
Infatti, è un dato di fatto che i giovani figli di immigrati siano più radicali dei genitori.
Essi non accettano il laicismo francese.
Per loro, il laicismo francese è un affronto, dato che l'Islam non ammette la separazione tra sfera temporale e sfera spirituale e che il Corano è a tutti gli effetti il fondamento del codice giuridico islamico, la Sharia.
Noi italiani non dobbiamo prendere esempio dalla Francia.