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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 4 aprile 2018

Canticu di Lucedio/ Cantico di Lucedio

"Deus, Fides, Abbatia".

Cu granni lu sbagghiu fici...
lu diavulu accussì chiamannu...
hodie ancora a paiari...
cum zolfuru et xhiamma...ca doli...

comu laria l'alma accussì havi...
et ca nuddu dû 'Nfernu la porta
aprissi...cum di nota la chiavi...
pì lu Signuri et dî sancti corti!

Italiano:

"Dio, Fede, Abbazia".

Chi grande l'errore fece...
il diavolo così chiamando...
oggi ancora a pagare...
con zolfo e fiamma...che duole...
come laida l'anima così ha...
e che nessuno dell'Inferno la porta...
apra...con di nota la chiave...
per il Signore e dei santi corte.



Ho parlato dell'abbazia di Lucedio tante volte.
Ora, questa poesia da me scritta in maccheronico-siciliano e in italiano è una sorta di "monito".
Com'è noto, l'abbazia è legata alla leggenda dello "Spartito del diavolo".
Secondo la storiografia ufficiale, l'abbazia di Lucedio fu sconsacrata nel 1784, per dissidi con il vescovo di Vercelli.
Secondo la leggenda, l'abbazia sarebbe stata soppressa perché cento anni prima un gruppo di ragazze avrebbe evocato un demone nel vicino cimitero di Darola.
Secondo un'altra versione della leggenda, ad evocare il demonio sarebbero stati alcuni degli stessi monaci che (forse) avrebbero tentato di emulare il re Salomone.
Ad un certo punto, la cosa sarebbe sfuggita di mano ed il demone avrebbe iniziato a fare danni anche nell'abbazia.
I monaci sarebbero stati posseduti dal diavolo e avrebbero compiuto cose immonde.
Avrebbero fatto ricorso anche alla violenza per costringere i fedeli della zona ad abiurare la fede in Cristo e a convertirsi al satanismo.
Saputo ciò, il Papa Pio VI (al secolo, Giovanni Angelico Braschi, 25 dicembre 1717-29 agosto 1799) avrebbe mandato un esorcista da Roma e poi avrebbe fatto chiudere l'abbazia.
Senza più l'influsso malefico del demone, i monaci di Lucedio sarebbero stati mandati nel collegio di Castelnuovo Scrivia per questo motivo.
L'esorcista avrebbe composto una particolare melodia.
Se essa fosse stata suonata al rovescio, il diavolo sarebbe riapparso e avrebbe fatto nuovi danni.
Se fosse stata suonata per il verso giusto, per il diritto, il diavolo sarebbe stato ricacciato nella cripta della chiesa di Lucedio, ove vi sarebbero seduti su dei troni e disposti in cerchio dei corpi degli abati mummificati che sarebbero stati messi lì a guardia.
La porta di quella cripta sarebbe stata murata.
Questa melodia è a noi nota come "Spartito del diavolo" e si dice, ancora oggi, che se essa fosse suonata al contrario il diavolo riapparirebbe.
Recentemente, il brano musicale in questione è stato cercato e alla fine sarebbe stato trovato in uno spartito dipinto in un affresco del vicino santuario della Madonna delle Vigne, una chiesa risalente al 1706 e progettata da un tale architetto Antonio Bertola (8 novembre 1684-13 settembre 1719).
Ora, è evidente che la mia poesia sia una sorta di "monito".
Infatti, in essa ho scritto che chi fece l'atto sacrilego e malvagio di avere evocato il demonio ancora oggi paga per questo e che nessuno dovrà azzardarsi a suonare lo "Spartito del diavolo" al contrario.
L'epigrafe che recita: "Dio, Fede, Abbazia", è stata ripresa dallo "Spartito del diavolo.
Secondo un'analisi fatta dalla professoressa Rita Boscarini, nota pianista, traslitterando le note dello "Spartito del diavolo",  salterebbero fuori le parole "Dio, Fede, Abbazia".
Dunque, stiamo bene attento.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.