"Iniziatico gli Stati si liberarono dalla chiesa quando cadde l'impero. Prima le leggi della chiesa erano leggi dello Stato. Era prevista infatti la pena di morte per offesa alla divinità. Ma a parte ciò, basta e avanza farti notare che nella maggior parte degli Stati musulmani il Corano non è legge dello Stato, quindi l'assunto della incompatibilità della religione islamica con la laicità casca perché smentita dai fatti.
Voi assimilate il mondo musulmano a due o tre paesi fanatici e su quelli alimentate il vostro odio.
Dunque se hai scritto inesattezze vedi di piantarla di offendere. Sei stato avvisato già troppe volte, dato che le tue offese si basano su calunnie smentite dai fatti.
L'esistenza di paesi slegati dalle leggi coraniche dimostra che l'assenza di centralità nell'esegesi non c'entra nulla.
Tu calunni e offendi e te l'ho dimostrato.
Sei avvisato: pensa alla tua religione e non fare il cafone offendendo una cosa intima delle persone quale la propria religione.".
Ora, al tanto assiduo commentatore mi sento di ricordare la fine che fece Muhammad Taha (nella foto, 1909 o 1911-18 gennaio 1985).
Mahmud Muhammad Taha è stato un politico e religioso musulmano sudanese.
Egli voleva riformare l'Islam, separando le sure meccane del Corano, che sono quelle più antiche, pacifiche e spirituali, da quelle medinesi, più recenti, politiche ed aggressive, cercando di valorizzare le prime.
Ergo, egli voleva fare esegesi del Corano, esattamente come gli ebrei e noi cristiani facciamo esegesi della Bibbia ebraica e di quella cristiana.
Oltre a ciò, Muhammad Taha voleva fare sì che non si usasse più la legge islamica in Sudan.
Sapete che fine ha fatto?
Muhammad Taha è stato impiccato per eresia il 18 gennaio 1985, essendo stato giudicato come "apostata" dall'Islam.
Avete capito? Egli è stato impiccato nel 1985, anno in cui è nato mio fratello.
Il video di Luca Donadel ne parla.
Inoltre, un cristiano che si fa islamico non rischia nulla da parte nostra, di noi cristiani.
Infatti, noi consideriamo la religione come un qualcosa che riguarda il rapporto tra l'uomo e Dio.
Nella nostra visione del mondo, Dio creò l'uomo libero.
Questo fu il segno del suo grande amore.
Invece, mi pare che nel mondo islamico un musulmano che (con la medesima libertà di cui ho parlato) si fa cristiano rischi qualche cosa.
Oltre a ciò, mi risulta che in molti Paesi islamici non si riescano a costruire.
Penso anche alla vicina Turchia, ove la chiesa di San Paolo a Tarso è usata come museo e non come luogo di culto.
Io non voglio calunniare nessuno (lungi da me una cosa simile) ma i fatti sono evidenti.
Quando un musulmano che si convertirà al Cristianesimo (o a qualsiasi altra religione) non rischierà di perdere la vita, noi potremo già parlare di pacificazione.
Anche in Europa si sono accesi roghi per gli eretici.
RispondiEliminaOggi in tutti i paese musulmani, salvo qualche sparuta eccezione, nessuna legge prevede la morte per eresia. C'è ovunque la laicità.
Con menzogne, calunnie e inesattezze stai scherzando con l'intimo delle persone, stai loro mancando di rispetto nella sfera più intima, quella sacra.
Fai attenzione perché quando si sputa addosso alla gente spesso ne si pagano le conseguenze. Stai attento, sei avvisato. Ora e per sempre.
Cafone e fanatico di merda.
Io non attacco nessuno e non voglio minacciare nessuno. Io e la mia comunità siamo persone per bene. Sei tu che ci stai sputando addosso e attacchi l'islam perché lo odi.
RispondiEliminaHo trovato che l'avevi definito religione demoniaca. Questo è vilipendio della religione.
Io le mani non le uso perché sono una persona rispettosa della legge e del Corano. Quindi stai attento in quel senso, che la fune si spezza.
Scrivi menzogne, non opinioni.
L'esistenza di Stati laici dimostra che l'islam è compatibile altrimenti non esisterebbero.
E l'esistenza dei roghi per gli eretici in Europa dimostra che sono religioni identiche da quel punto di vista: possono essere entrambe strumentalizzate dai fanatici per contingenze storiche e politiche.
Ecco tutto, ciò chiude la questione perché si basa sui fatti.
La parola va usata per migliorare il mondo non per sputare addosso agli altri. Io non ho mai fatto del male ad una mosca e ciò me lo impone la mia religione. Come ti permetti di trattarmi come se facessi parte di una organizza criminale di colpirmi nella mia sfera più intima e sacra!?
RispondiEliminaCafone, fanatico, estremista e calunniatore: ecco quel che sei.
Veramente, non penso di averti attaccato come persona.
RispondiEliminaCi sono musulmani perbene.
Ho solo portato all'attenzione solo alcune cose.
Se un mio correligionario cristiano facesse del male ad altre persone, a prescindere dalla religione di queste ultime, io sarei tra i primi a dire che la giustizia dovrebbe fare il suo corso.
Quindi, le tue accuse non mi toccano.
Intanto, ti invito a leggere questi begli articoli che il mio amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha segnalato: https://www.investigativeproject.org/7204/judge-reinstates-hamas-amp-lawsuit,
https://www.jihadwatch.org/2017/11/tennessee-imam-claims-jews-will-destroy-kaaba-prays-that-allah-inflict-your-revenge-upon-them
https://www.investigativeproject.org/7166/cair-terror-ties-an-issue-in-san-diego-school
Il problema del terrorismo islamico è dentro l'Islam.
Dovete essere voi musulmani a liberarvi da questa cosa.
Per esempio, se un vostro correligionario, nella vostra moschea, facesse delle cose brutte, voi dovreste denunciarlo.
Questo sarebbe un segnale.
Sull'Inquisizione, farò il mio articolo.
Questo anonimo dovrebbe essere denunciato perchè sta esagerando e anche molto, troppo
RispondiEliminaIo l'avrei già fatto. Purtroppo, è anonimo.
RispondiEliminaEsatto, il problema è all'interno dell'islam perché ci sono dei fanatici, così come c'erano tra i cristiani.
RispondiEliminaIl problema non è l'Islam perché infatti oggi la maggior parte degli Stato è laica e il Corano non è legge.
Questa è la prova inconfutabile.
Quei due tre Stati rappresentano contingenze, infatti lì diritto e fede si confondono come avveniva in passato in Europa dove si bruciavano gli eretici.
Ps non c'è bisogno di disquisire sull'inquisizione per affermare chi o cosa: nel medioevo i peccati erano reati e ci sono stati due secoli di guerre di religione (che hanno poi portato alla secolarizzazione in rottura col confessionalismo). Che c'è da contestare se è storia? Ci giri troppo intorno: fede e diritto in Europa spesso si confondevano e per alcuni peccati c'era la pena di morte (adulterio ed eresia).
Continuando a far finta che la maggior parte degli Stati musulmani non sia laica e che invece sia un'accozzaglia di fanatici, tu stai fraudolentemente offendendo la mia religione la quale fa parte della mia intimità più profonda e sacra. Sei arrivato addirittura a definirmi seguace del demonio. Se ciò non è offendere le persone, allora veramente non so che altre porcherie bisogna scrivere per farlo.
RispondiEliminaAvevi scritto che l'Islam era la religione del demonio: te la senti di ripeterlo? È mancanza o no di rispetto questa? È infangare o no il sacro? Ti sembra civile scrivere queste cose?
RispondiEliminaNoi cristiani abbiamo già chiesto scusa per i nostri errori.
RispondiEliminaMi risulta che in vari Paesi islamici i cristiani abbiano qualche problemino.
Per esempio, in Afghanistan, chi si converte al Cristianesimo rischia la pena di morte.
In Pakistan, la "legge contro la blasfemia" punisce chi fa solo professione di fede cristiana.
Nel 2010, a Cipro Nord, la messa di Natale è stata interrotta dalle autorità della sedicente Repubblica Turca di Cipro Nord.
Vuoi che vada avanti?
Sull'Islam, Magdi Cristiano Allam, ha scritto che il Dio coranico non è il Dio biblico, l'Abramo coranico non è l'Abramo biblico ed il Gesù coranico non è il Gesù Cristo biblico.
L'Islam è una religione nata dallo gnosticismo.
Forse, faresti meglio ad informarti sullo gnosticismo, invece di rompere l'anima a me.
Tu citi singoli Stati e non la maggioranza.
RispondiEliminaPoi negli Stati laici citi i 'problemi', i quali sono riconducibili alle persone e non alle leggi, le quali, essendo divise da quelle coraniche, mostrano che la divisione è possibile. E non solo è possibile ma c'è, dato che in paesi come Bosnia, Tunisia, Marocco ecc problemi non ve ne sono affatto. Ciò prova che il problema non è l'islam: se ci sono paesi sanamente laici significa che esso è compatibile con la laicità. Sono le persone il problema, non l'islam.
Che i cristiani abbiano chiesto scusa significa che hanno sbagliato e che dunque pure l'esegesi centralizzata può essere strumentalizzata e far confondere fede e diritto. Non è una esclusiva musulmana.
Sinceramente, quanto alla mia fede, ciò a cui voglio credere sono affari miei, come sono affari dei cristiani se essere ortodossi, cattolici o anglicani. Io non mi permetto di dire 'tu sbagli o tu fai bene', perché questo significa rispettare l'intimità e la sacralità delle persone e la loro religione.
Tu poi hai addirittura parlato di seguaci del demonio superando ogni limite, ogni rispetto, ogni decenza; ma come ti permetti di vilipendere in tal modo la religione altrui? Pensa alla tua religione: tu non ti limiti a parlare di terrorismo ma a sindacare tout court i precetti di fede. Come ti permetti? Tu, da cristiano, ti senti superiore a un musulmano: sei identico ad alcuni musulmani, dato che pensano la stessa cosa. Siete della stessa razza.
Ma poi è assurdo: ma come si fa a pensare la propria religione superiore a quella degli altri!? Ma chi sei, ma cosa vuoi, ma come ti permetti, cafone.
Come va definito chi dice che la propria religione è superiore a quella degli altri? Non c'è nemmeno bisogno che te lo dica. Si tratta del livello più basso della civile convivenza e del rispetto reciproco. Che poi tu pretendi rispetto dai musulmani nello stesso momento in cui li consideri seguaci del demonio?
RispondiEliminaDavvero non c'è bisogno che io debba risponderti: che ti leggano gli altri mi è sufficiente. Sei a livello della inciviltà.
La discussione si è conclusa con una tua plateale figuraccia.
Ho capito che tu stai aggirando il quesito.
RispondiEliminaInvece di rispondere riguardo a Muhammad Taha, che è stato condannato a morte per eresia.
Egli voleva riformare l'Islam.
L'esegesi conta ed è quella cosa che dà delle regole alla fede.
Hai deciso di attaccarmi e di fare degli inutili panegirici perché non sai rispondere nel merito.
Muhammad Taha è stato ucciso perché giudicato "eretico" o "apostata".
Non è nuova la situazione di musulmani che si convertono ad un'altra religione o che vogliono riformare la loro fede e che rischiano la vita per questo.
Un cristiano che si fa musulmano non rischia la vita.
Un musulmano che si fa cristiano rischia di essere attaccato dai suoi ex-correligionari.
Sei tu a fare la figuraccia.
Oltretutto, attaccarmi usando l'anonimato non è molto edificante.
Egli è stato giudicato eretico e condannato a morte, così come è avvenuto anche in Europa in passato.
RispondiEliminaSe egli avesse fatto ciò che ha fatto in Tunisia (ad esempio) non sarebbe stato ucciso perché le leggi nazionali lo vietano, così come oggi non si viene uccisi per eresia in Europa.
Quindi sul punto c'è identità tra Cristianesimo e Islam, tanto rispetto al passato che rispetto al presente, sebbene l'esegesi sia centralizzata da un lato e non centralizzata dall'altra.
Più chiaro di così si muore.
Che poi, tornando a una soluzione semplice è sufficiente fare una constatazione: la maggioranza dei paesi musulmana è laica, quindi nessuno viene ucciso per eresia: è vietato. Ciò dimostra (sono i fatti!) che l'Islam è compatibile con la laicità. Sono solo le persone il problema...come avviene in ogni parte del mondo.
Ho risposto in modo chiaro e semplice smontando la tua calunnia.
Muhammad Taha è stato giudicato eretico nel 1985 e non nel XVI secolo.
RispondiEliminaUn musulmano che si fa ebreo o cristiano, nella migliore delle ipotesi, ha problemi con i suoi ex-correligionari o, nella peggiore, rischia la vita.
Questi sono dati di fatto.