come riporta il quotidiano "Il Giornale", il governo è in tilt sul decreto della ricostruzione post-terremoto de L'Aquila.
La bozza del decreto è stata scritta ma non sono stati indicati i fondi da destinare alla ricostruzione post-sisma.
Il quotidiano "Il Giornale", nell'articolo di Franco Grilli che è intitolato "Terremoto, arriva il decreto ma mancano ancora i fondi" riporta:
"Nella bozza del decreto, come riporta Public Policy, mancherebbero le indicazioni sulle cifre da stanziare. I cinque capi della bozza di decreto per il momento prevedono: governance e risorse per la ricostruzione; ricostruzione privata e pubblica, misure per le attività economiche e l’ambiente. Trasparenza e legalità; misure urgenti concernenti le attività e la piena operatività del servizio nazionale della protezione civile in caso di emergenza e per il passaggio dalla gestione dell’emergenza alla ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016; misure per gli enti locali, sospensioni termini e tributi; disposizioni in materia di organizzazione e di personale.
Ma dopo queste indicazioni, la voce riguardante le risorse è vuota. Il decreto, per esempio, sempre come riporta Public Policy, istituisce al ministero dell’Economia, a partire dal 2017, un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate ma la parte relativa alle risorse stanziate risulta ancora in bianco. Nell’articolo, ad ogni modo, si capisce che il Fondo sarà alimentato anche dalle risorse eventualmente rivenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea e che in esso confluiranno le donazioni effettuate dai cittadini. Il decreto poi definisce anche il ruolo di Vasco Errani, commissario alla ricostruzione. Errani avrà una apposita contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale su cui sono assegnate le risorse provenienti dal fondo. Le risorse potranno essere erogate in via diretta o con le modalità del finanziamento agevolato".
Ergo, si è scritto il decreto sulla ricostruzione ma non sono stati indicati i fondi che per essa si dovranno spendere, i quali sono la parte più importante del provvedimento.
Ma dopo queste indicazioni, la voce riguardante le risorse è vuota. Il decreto, per esempio, sempre come riporta Public Policy, istituisce al ministero dell’Economia, a partire dal 2017, un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate ma la parte relativa alle risorse stanziate risulta ancora in bianco. Nell’articolo, ad ogni modo, si capisce che il Fondo sarà alimentato anche dalle risorse eventualmente rivenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea e che in esso confluiranno le donazioni effettuate dai cittadini. Il decreto poi definisce anche il ruolo di Vasco Errani, commissario alla ricostruzione. Errani avrà una apposita contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale su cui sono assegnate le risorse provenienti dal fondo. Le risorse potranno essere erogate in via diretta o con le modalità del finanziamento agevolato".
Ergo, si è scritto il decreto sulla ricostruzione ma non sono stati indicati i fondi che per essa si dovranno spendere, i quali sono la parte più importante del provvedimento.
Questa è un'altra grana per il Governo.
Non è che a forza di concedere bonus a destra e a manca per il "sì" al referendum che si farà il 4 dicembre non ci siano più soldi a sufficienza per ricostruire i paesi colpiti dal sisma?
A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca
La mia è una battuta ma forse potrebbe essere anche un'amaramente ironica constatazione della realtà.
Cordiali saluti.
Non è che a forza di concedere bonus a destra e a manca per il "sì" al referendum che si farà il 4 dicembre non ci siano più soldi a sufficienza per ricostruire i paesi colpiti dal sisma?
A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca
La mia è una battuta ma forse potrebbe essere anche un'amaramente ironica constatazione della realtà.
Cordiali saluti.
E in questa situazione lo stanziamento di fondi per le olimpiadi ci sta tutta. Anzi, dirò di più: anche per il ponte! Le priorità in questo paese stanno prendendo una brutta piega. E del territorio in dissesto ne vogliamo parlare? Chi saranno i primi morti di novembre? Dove accadrà la prima frana mortale? Ah già, le olimpiadi, il ponte sullo stretto...
RispondiEliminaLa cura del territorio non deve escludere la possibilità di fare grandi opere e grandi eventi. Nei Paesi normali funziona così.
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