Cari amici ed amiche,
In verità, io non ho particolari simpatie per il presidente russo Vladimir Putin.
Non mi è antipatico ma non non ne sono neppure un fan. Io preferisco le democrazie anglosassoni e sono un conservatore liberale
Però, delle cose vanno dette.
La Russia ha bisogno di una figura come quella di Putin per via della storia.
Immaginate in Paese grosso come la Russia e con tante etnie.
Essa si è sempre fondata si poteri accentratori, prima quello zarista, poi quello comunista sovietico e oggi quello di un regime di presidenzialismo con poteri molto forti per il capo di Stato.
Inoltre, essa passò dallo zarismo al comunismo ed arrivò alla semi-democrazia di oggi.
Essa non conobbe mai la democrazia.
La Russia è anche un Paese composito sul piano etnico. Se non fosse tenuta insieme da un potere così forte, la Russia si dissolverebbe.
Quindi, la Russia ha bisogno di Putin e noi Occidentali abbiamo bisogno della Russia, per risolvere certe questioni internazionali pregnanti, per esempio riguardo alla Siria.
L'aveva capito Silvio Berlusconi, che nelle vesti di premier del nostro Paese fece incontrare nel 2002 il Putin ed il presidente americano di allora, George W. Bush, e che ebbe ottime relazioni con entrambi.
Oggi, purtroppo, manca una figura come quella di Berlusconi e l'attuale presidente americano Barack Hussein Obama ha deciso essere ostile alla Russia, provocando una reazione dura da parte di Putin, una reazione che sta costando molto anche al nostro Paese, per via dell'embargo russo ai nostri prodotti, dopo che l'attuale premier Matteo Renzi ha deciso di schierarsi con Obama.
Putin, dal canto suo, vuole controllare gli ex-Stati sovietici del Mare Baltico, senza tenere conto del fatto che Mosca non abbia più potestà su quegli Stati, che sono Stati sovrani.
Io penso che serva la realpolitik.
Con la Russia, si deve dialogare.
Ciò non significa sposarne la linea politica ma cercare un compromesso con essa per sanare certe situazioni, come quella in Siria, e per la lotta contro il terrorismo.
L'idealismo va messo da parte.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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