Cari amici ed amiche,
sembra strano a dirsi, ma questa volta l'ex-premier Mario Monti mi è piaciuto.
Infatti, anche Monti voterà "no" a questa "riforma" nel referendum che ci sarà il 4 dicembre.
Io ho un'opinione molto negativa di Monti e ho molti motivi di contestarlo.
Pensiamo al regime fiscale che è stato inaugurato proprio da Monti (quando ha governato, dal 2011 al 2013) e che ancora oggi vige.
Queste sono le sue parole che pesano e che suonano come un attacco diretto al premier e all'esecutivo. Poi Monti spiega da dove nasce la sua posizione per il "No": "Non mi convince un Senato così ambiguamente snaturato, nella composizione e nelle funzioni. Meglio sarebbe stato abolirlo. Ci possono essere risparmi nel costo della politica in senso stretto, ma il vero costo della politica non è quello, che pure si deve ridurre, per il personale della politica. È nel combinato disposto fra la costituzione, attuale o futura, e metodo di governo con il quale si è lubrificata da tre anni l’opinione con bonus fiscali, elargizioni mirate o altra spesa pubblica perché accettasse questo. Ho riflettuto a lungo in proposito". E ancora: "Se vincesse il No non sparirebbero gli investitori esteri. Se vincesse il Sì non sparirebbe ogni democrazia. E la Ue, che peraltro non ha mai chiesto questa modifica della costituzione, può stare tranquilla. L’Italia non rischia, come cinque anni fa, di cadere e di travolgere l’euro. Non c’è bisogno che la Ue perda credibilità come arbitro, dando l’idea che se non si dà una dose aggiuntiva di flessibilità all’Italia, vincerebbero ‘i populisti’. I populismi si affrontano promuovendo crescita e occupazione, non autorizzando i governi nazionali ad utilizzare risorse delle generazioni future per avere più consenso oggi".
Queste parole sono strane, visto che Monti è salito al governo senza elezioni democratiche e dopo che un governo eletto democraticamente è stato fatto cadere con un colpo di palazzo.
Se questa "riforma" fa schifo anche ad una persona come Monti...è tutto un dire.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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