leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato ""Il jihad continua, iniziamo da Roma". Arrestato l'imam del centro di accoglienza".
Nel centro profughi di Campomarino (in Provincia di Campobasso) è stato arrestato un imam che puntava a compiere attentati terroristici.
L'imam arrestato è di nazionalità somala.
Il giovane imam somalo, fermato ieri a Campobasso, è l'ennesima riprova dello strettissimo legame tra immigrazione e jihadismo. Legame che il ministro dell'Interno Angelino Alfano continua a negare. Dalle intercettazioni che inchiodano il 22 enne musulmano emergono intenti chiari."La guerra ancora continua - ripete - Charlie Hebdo era solo il precedente di quello che sta succedendo adesso". E poi, "c'è una strada più semplice, quella di attrezzarsi e farsi saltare in aria, che è la via più semplice". In più conversazioni l'imam inneggia ai tagliagole del Califfato, l'ISIS, ai jihadisti di al Qaeda e ai miliziani di al Shabab. Nei suoi sermoni invita gli altri ospiti del centro di accoglienza ad azioni violente da realizzare nell'ambito del jihad. Un'azione "intensa e veemente di proselitismo", così l'ha definita il procuratore D'Alterio, contro l'Occidente. Alcuni si sono allontanati dalla preghiera allarmati dal suo comportamento, altri invece gli sono andati dietro.
Mentre noi le accogliamo e diamo loro vitto ed alloggio gratuiti, a nostre spese, queste persone minacciano la nostra esistenza.
Tra immigrazione clandestina e terrorismo il legame è stretto.
Lo vogliamo capire?
Cordiali saluti.
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