nella messa celebrata poc'anzi all'Istituto Geriatrico "Antonio Nuvolari" di Roncoferraro (Mantova), durante l'omelia detta dal parroco padre Alberto Bertozzi, è saltato fuori il tema dei rapporti umani, dell'amicizia e anche del disagio dello stare con gli altri.
Io ne ho fatto un sunto.
Io dico che l'amicizia è fatica, specie in questo mondo attuale in cui prevale l'individualismo.
Oggi, prevale l'"io" sul "noi".
Fare amicizia, quella cosa che in greco è chiamata "philia", è molto difficile.
Nell'amicizia bisogna tollerare (fin a dov'è possibile) i difetti degli altri.
Per contro, una persona che è veramente amica di un'altra deve riprendere quest'ultima quando sbaglia e sa che quello sbaglio le potrebbe fare dei danni.
Nell'amicizia non ci si aiuta sperando di ricevere qualcosa in cambio.
Io, però, sono molto scettico.
Sarà per delle brutte esperienze che ho avuto ma sono molto scettico.
Mi dispiace dirlo ma penso che al giorno d'oggi l'amicizia sia merce rara.
In questo mondo, tanta gente non aiuta il suo prossimo senza poi essere tentata a chiedere qualcosa in cambio.
In questo mondo a malapena ci si tollera.
Inoltre, si fanno tanti pettegolezzi, quei pettegolezzi che Papa Francesco ha condannato.
Quello che vedo mi rende scettico verso l'amicizia.
Però, la speranza è l'ultima a morire.
Certo, se tornasse sulla Terra e vedesse quello che c'è oggi, Gesù Cristo non sarebbe per nulla allegro.
Sarebbe arrabbiato nel vedere gente che fa pettegolezzi contro altri o che fa del bene sperando di ricevere qualcosa in cambio.
Però, come ho scritto, la speranza è l'ultima a morire.
Cordiali saluti.
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