Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del sito "Huffington Post" che è intitolato "Rosario Crocetta: "Avevo trovato sul web un modo per suicidarmi senza che nessuno mi potesse salvare"".
Alla trasmissione "La Zanzara", il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha detto:
"Non mi sono suicidato perché è intervenuto un procuratore perbene, Lo Voi, uno che si batte per la verità, uno apolitico. Lo ringrazio.
Oggi sarei un uomo morto, infangato e forse tra qualche anno si sarebbe scoperto che avevano assassinato un uomo innocente. Ho pensato davvero di ammazzarmi e lo avrei fatto subito dopo l'uscita della notizia. Ma è arrivato il mio avvocato che mi ha preso in albergo, mi ha portato nel suo studio e mi ha detto che il procuratore stava verificando la notizia. Altrimenti sarei già un uomo morto. Piangevo, non mangiavo, non dormivo, non mi affacciavo alla finestra perché pensavo che qualcuno mi potesse guardare e mi insultasse, ho avuto paura di uscire di casa. Qualcosa di ignobile. Senza quel giudice sarei una larva umana, è moralmente possibile tutto questo? Possiamo vivere in un paese così?".
Crocetta ha detto questo in merito alla recente vicenda di Lucia Borsellino.
Inoltre, Crocetta dice di essere stato trattato male perché dichiaratamente omosessuale.
A me, francamente, non interessa nulla dell'omosessualità di Crocetta.
Per me Crocetta si dovrebbe dimettere anche se fosse un eterosessuale sciupafemmine.
Ha governato male la Sicilia, una regione che ha grandi potenzialità ma che non cresce proprio per il suo ceto politico.
Crocetta ha fallito politicamente.
Umanamente, Crocetta va rispettato (come va rispettato chiunque) ma il giudizio politico su di lui non può essere che negativo.
Ha promesso tagli ad enti inutili e quant'altro ma non ha fatto nulla.
Inoltre, la sua maggioranza è disunita.
Per questo, Crocetta si deve dimettere.
La vicenda di Lucia Borsellino è solo la "ciliegina sulla torta", la triste conclusione di un'esperienza politica che è stata fallimentare.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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