La colonizzazione celtica della zona risale almeno al 500 a.C. (secondo alcuni studi ad un periodo molto precedente). Si ritiene comunque che il toponimo romano della città, Turicum, risalga proprio alla denominazione celtica, visto che questo termine sicuramente non ha un'origine latina.
Intorno al 15 a.C. si mise in atto la colonizzazione romana del territorio elvetico. Durante l'epoca romana Zurigo era una stazione doganale di notevole importanza, chiamata Statio Turicensis quadragesima Galliarum, dove veniva riscossa l`imposta del 2.5 % (un quarantesimo) sul valore dei beni in transito fra le Gallie e la Rezia. Si trovava infatti presso il confine fra le province romane della Germania superiore e della Rezia. Trovandosi sulla via d'acqua del Lago di Walenstadt - Lago di Zurigo, era inoltre un importante luogo di transito.
Risale all'epoca dell'imperatore romano Valentiniano I (364-375) la costruzione di una postazione fortificata sulla zona oggi denominata Lindenhof, nel pieno centro dell'odierna Zurigo. Questa costruzione doveva servire a difendere la stazione doganale contro le incursioni di bande di Alemanni provenienti da nord.
La ritirata dei romani avvenne nell'anno 401. Del periodo che va dal V all'VIII secolo si sa poco. È provato comunque che ci fu un insediamento franco-alemanno nel territorio zurighese a partire dalla metà del VI secolo.
Nel 773, in seguito al matrimonio tra Carlo Magno e Hildegard, appartenente alla famiglia ducale alemanna che regnava sin dall'inizio dell'VIII secolo su Zurigo, la città passò ai Carolingi. Comunque, nonostante le numerose leggende collegate a Carlo Magno, si può affermare che quest'ultimo non sia mai stato a Zurigo. Nella città si trova tuttavia la più antica rappresentazione scultorea dell'imperatore franco.
Nell'843 Zurigo passò a Ludovico II il Germanico, che fece costruire un palazzo sul Lindenhof, nei pressi del precedente forte romano. Inoltre, egli fondò nell'853 un'abbazia femminile, alla quale attribuì numerosi feudi, tra i quali anche il territorio del futuro canton Uri.
Nell'874, Carlo III, detto "il Grosso", figlio di Ludovico, fece costruire per l'abbazia una chiesa, la Fraumünster. Grazie all'abbazia ed alla sua collocazione sulla via di transito che portava dalla Germania verso le Alpi ed i Grigioni, Zurigo ebbe un notevole sviluppo. Nell'XI secolo la città venne annessa al ducato di Svevia ma divenne poi nel XIII secolo libera città. Nel 1300 Zurigo contava circa 9.000 abitanti.
A partire dal 1291 il Consiglio di Zurigo era presieduto in larga maggioranza dai ricchi commercianti zurighesi. Questi trattavano con l'Italia e la Germania, manipolando a loro piacere i prezzi, la valuta e le finanze cittadine, facendo così aumentare il malcontento della popolazione, soprattutto degli artigiani. Il 7 giugno 1336 gli artigiani, presieduti dal consigliere Rudolf Brun, rovesciarono il Consiglio cittadino, facendo esiliare gran parte dei consiglieri (nobili e commercianti). In seguito Rudolf Brun, autoproclamatosi sindaco a vita, fece approvare la legge sulle corporazioni di artigiani, che fino a quel momento erano vietate. Grazie a questa legge nel Consiglio furono rappresentati in parti uguali artigiani, nobili, e commercianti. Questa restò l'organizzazione politica di Zurigo fino al 1798.
Nel 1351 Zurigo entrò a far parte della Confederazione Elvetica, composta fino ad allora dai cantoni Uri, Svitto, Untervaldo e Lucerna come quinto stato confederato.
Nel XVI secolo Zurigo fu, con Huldrych Zwingli, un centro della riforma protestante. Il 12 maggio 1555 i riformati protestanti di Locarno (Orelli, Duno, Magoria, Muralto, ecc.) furono festosamente accolti in città.[2]
La città venne poi invasa il 26 marzo 1798 da truppe napoleoniche e fu luogo di due battaglie combattute dai francesi contro austriaci e russi nel 1799. Nel 1803, con l'atto di mediazione di Napoleone Bonaparte, i cantoni elvetici recuperarono la loro indipendenza, pur dovendo entrare nella sfera d'influenza politica francese.
Nel 1848, con l'istituzione dello Stato Federale Svizzero, Zurigo si propose come capitale elvetica, ma perse il confronto con Berna.
Nel 1833 venne inaugurata l'Università di Zurigo ed in seguito, nel 1855, venne aperto il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ). [3]
Con 445.314, nel 1962, Zurigo raggiunse il massimo storico di abitanti. Cifra che nei seguenti tre decenni andò sempre calando, a vantaggio dei comuni limitrofi, fino ad arrivare a circa 350.000 nei primi anni 1990. Negli ultimi 15 anni c'è stata comunque un'inversione di tendenza, arrivando la popolazione agli attuali 400.000 nel centro cittadino e 1.200.000 nell'agglomerato urbano limitrofo.
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