Castello di Villimpenta |
quando si parla di Villimpenta (Mantova) non si può non dire nulla del castello.
Il castello di Villimpenta è ricordato come area fortificata fin dal 1047.
Esso sorse come monastero al tempo di re Berengario I (850-924), il quale gli donò una vasta area.
Il monastero dipendeva dal convento di San Zeno a Verona.
La famiglia veronese degli Scaligeri (i signori di Verona, 1262-1387) divenne "protettrice" del monastero di Villimpenta, il quale però venne presto fortificato e trasformato in struttura difensiva sul fiume Tione.
Villimpenta era di fatto su una zona di confine tra il dominio di Verona e quello di Mantova, che dal 1168 al 1328 era retto dai Bonacolsi e che dal 1328 al 1708 fu in mano ai Gonzaga.
Molto probabilmente, proprio per una funzione analoga a quella del castello di Villimpenta fu costruita una struttura simile a Roncoferraro, ove oggi vi è il Municipio.
Municipio di Roncoferraro |
Questo scontro sarebbe durato fino al 1387, anno in cui nel 1387, la signoria scaligera fu sconfitta dai Visconti, i quali furono in alleanza con i Carraresi, gli Estensi ed i Gonzaga.
Quattro anni dopo, il castello di Villimpenta passò ai Gonzaga e restò a loro fino al 1708, anno in cui fu deposta la dinastia e finì la signoria.
Pur essendo crollato in molte delle sue parti, il castello di Villimpenta è ancora visibile.
Quello di Roncoferraro, invece, fu fatto demolire dagli Austriaci, che dal 1708 al 1866 (salvo che nel periodo napoleonico) detennero il potere a Mantova.
Gli Austriaci fecero ciò per fortificare il capoluogo virgiliano.
Gli Austriaci fecero ciò per fortificare il capoluogo virgiliano.
Le ghiacciaie sotto il municipio ricordano ancora oggi le vestigia del castello.
Cordiali saluti.
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