leggete l'articolo scritto su "Il Giornale" da Fiamma Nirenstein e che è intitolato "Lettera di un'ebrea a Francesco".
Dell'articolo sono interessanti queste due parti:
"Caro Papa, Eccellenza, è con umiltà ma guardandola negli occhi che mi permetto di scriverle per spiegarle quale grande tristezza mi abbia colto, da giornalista che da decenni si occupa di Medio Oriente e anche da ebrea, quando ho dovuto leggere che il Vaticano, il suo Vaticano, riconosce lo Stato palestinese con un nuovo trattato.
Si dice che ancora il documento non è firmato. Papa Francesco, ci pensi ancora un poco. Sospenda la firma. Il Vaticano non è uno dei tanti Stati nazionali che compongono la comunità europea. Agli occhi della Storia esso è depositario di una memoria e di una responsabilità tutte particolari del rapporto fra ebrei e cristiani. Mi lasci ricordare che il Vaticano ha una storia difficile con Israele, da rivoluzionario Giovanni Paolo si decise a riconoscerlo vent'anni dopo che gli egiziani lo avevano già fatto. Non è ora che si annaffi come una pianta preziosa questo piccolo Paese che ha cura dei suoi cristiani e li difende a differenza di tutto il Medio Oriente?...
Santo Padre, si è accorto che dopo il suo annuncio l'Autorità palestinese ha fatto sapere che non ricomincerà a negoziare se non si stabilisce un termine dell'"occupazione» israeliana?" Inoltre Francesco, lei ama la democrazia: come se lo immagina il nuovo Stato? Che riconosca pari diritti dei suoi cittadini, anche se sono dissenzienti, omosessuali, donne? La Freedom House scrive che è vero tutto il contrario, purtroppo. E Hamas usa a Gaza un codice penale shariatico. Lei, vorrebbe uno Stato palestinese senza pena di morte? Non è così. Inoltre, le milizie tuttavia uccidono per strada nemici e sospetti di collaborazionismo. E i giornalisti non sono liberi. La realtà economica è piagata dalla corruzione e sostenuta dall'enorme sussidio internazionale. Sarebbe bene aiutare a costruire lo Stato prima di riconoscerlo.
Caro Papa, sappiamo che lei è molto preoccupato per la sorte dei cristiani in Medio Oriente. Giusto, ma non è così che guadagnerà loro più protezione e simpatia, anche se magari Abu Mazen gliel'ha promesso e vorrebbe farlo: l'onda è grandissima, l'idea che l'instabilità del Medio Oriente abbia a che fare col conflitto israelo-palestinese è finita, i confini e gli Stati crollano e si ridisegnano secondo l'Isis e gli sciiti guidati dall'Iran. La mossa del Vaticano eccita e non placa l'antagonismo verso cristiani ed ebrei perché è una mossa di appeasement prima che di pace. Inviti semmai le parti alla trattativa bilaterale, e i palestinesi alla cessazione della denigrazione antisemita. Questo aiuterà la pace.
Sua con rispetto.".
Esse esprimono esattamente quello che avevo scritto io in precedenza, nell'articolo intitolato "Santo Padre su Israele, io dissento!".
Fiamma Nirenstein non è certo una "pericolosa estremista come me" (visto che qualcuno mi ritiene un estremista) ma è sempre stata pacata nei toni.
Ricordo che ella è stata anche deputata.
Il Santo Padre farebbe bene a sospendere il trattato con cui si vuole riconoscere la Palestina.
Qui c'è in ballo molto.
C'è in ballo la stabilità del Medio Oriente, come c'è in ballo la presenza dei cristiani in Terra Santa.
Bisogna stare attenti a coloro con cui si vuole dialogare.
C'è in ballo la stabilità del Medio Oriente, come c'è in ballo la presenza dei cristiani in Terra Santa.
Bisogna stare attenti a coloro con cui si vuole dialogare.
Cordiali saluti.
Soliti articoli cazzoni, inconcludenti e vuoti.
RispondiEliminaAvviare negoziati bilaterali per giungere a cosa? Non lo dice.
Aiutare a formare uno Stato prima di riconoscerlo. Come? Non lo dice. E poi che significa: che dunque la giornalista lo vuole uno stato palestinese? Se è così allora la pensa diametralmente a te!
Sei isolato....come israele.
ps bellissimo poi il riferimento alla pena di morte...e gli usa??????
Oramai, lo ripeti come un mantra.
RispondiEliminaContinui dire che sono in minoranza.
Forse, tu sei in minoranza e cerchi di convincere gli altri e te stesso del contrario.
Uno che sa di essere in maggioranza non continua a dire agli altri che sono in minoranza.
Fiamma Nirenstein è una professionista seria e che sa le cose più di te.