leggete l'articolo del sito "Il Timone" che è intitolato "A Roma, l'omaggio del pubblico a Pell e Burke, cardinali con il coraggio della verità".
Ora, esprimo un parere.
Quanto sta accadendo dentro la Chiesa è preoccupante.
Mentre in Germania e nei Paesi dell'Europa centrale si stanno affermando idee "scismatiche" in cui si deve aprire alla Comunione a persone divorziate, alle unioni tra persone delle stesso sesso, piuttosto che all'aborto o all'eutanasia, ci sono cardinali, uomini di chiesa e fedeli laici che, con coraggio, parlano di derive pericolose.
Spesso e volentieri, i cattolici progressisti attaccano chi sostiene queste tesi, dicendo che il mondo è cambiato.
Questo è un grosso problema perché si sta creando nella Chiesa (intesa anche come comunità di fedeli e non solo come istituzione di cardinali, vescovi e prelati in genere) una divisione che potrebbe portare a conseguenze gravissime.
Forse, mai come di questi tempi le divisioni la Chiesa sta passando un periodo di divisioni.
Molto spesso, io attacco i cattolici progressisti.
Ora, tra di loro vi è gente che ha scambiato Gesù Cristo per un Che Guevara dei tempi antichi, arrivando anche a stravolgere riti consolidati ed idee insite nella Chiesa.
Per esempio, c'è chi contesta la proprietà privata, quando la Chiesa non condanna l'avere delle proprietà.
Ci sono preti, che in chiesa cantano "Bella ciao". Una cosa del genere era stata fatta da don Andrea Gallo.
Un canto come "Bella ciao" non è certo un canto liturgico.
Ci sono altre situazioni che quantomeno fanno discutere.
Vi è anche una stampa che (in qualche modo) strumentalizza le parole dette.
Per esempio, Papa Francesco dice; "Io non giudico gli omosessuali".
Una certa stampa progressista dice: "Il Papa apre alle unioni gay".
Noi fedeli siamo disorientati.
Io mi auguro che il Sinodo dei Vescovi dia un segno di chiarezza.
Cordiali saluti.
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