leggete l'articolo del sito "Imola Oggi" che è intitolato "Israele: parte l’espulsione dei clandestini africani. Arresto per chi rifiuta".
Le autorità israeliane hanno dato inizio in questi giorni alla espulsione di migranti africani, in prevalenza originari del Sudan e dell’Eritrea. Lo afferma la stampa locale secondo cui alcuni migranti internati nel campo di raccolta di Holot (Neghev) hanno ricevuto ieri l’ordine formale di lasciare Israele entro 30 giorni, altrimenti saranno rinchiusi nella vicina prigione di Saharonim a tempo indeterminato.
In questo momento, vorrei essere israeliano e non italiano.
Infatti, i "soloni" del nostro Paese, quelli che vorrebbero un'Italia multietnica a tutti i costi (e senza valutarne i rischi) e che sono pronti ad andare a prendere gli immigrati clandestini direttamente dalla Libia, dicono che noi dobbiamo accogliere questi poveretti che scappano dalla fame e dalla guerra e si arrogano il diritto di dare lezioni di carità.
Io non ho certo bisogno di lezioni di carità da chi porta la falce ed il martello.
Se debbo fare la carità la faccio per come dico io.
Quando si citano come esempi Paesi come l'Australia (la quale ha fatto il blocco navale) questi "soloni" accusano coloro che fanno queste citazioni di razzismo e dicono che l'Australia non ha zone di guerra intorno.
Mi risulta che Israele abbia zone di guerra di intorno.
Però, lo Stato ebraico caccia via i clandestini...e fa benissimo.
Forse, questo è dovuto al fatto che in Israele non ci siano coloro che fanno business sull'immigrazione.
Vi invito a leggere l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Affare nostrum, il business degli immigrati".
Am Chai Ysrael!
Cordiali saluti
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