Sinodo di Mantova, alcune proposte

Cari amici ed amiche,

nello spirito del Concilio Vaticano II, la Diocesi di Mantova organizzerà il Sinodo.
Domani, esso si aprirà.
Ora, io vorrei avanzare alcune proposte da portare al tavolo:

1. Questione della famiglia. Oggi, la famiglia è attaccata. C'è chi vuole erigere forme diverse forme di convivenze al rango di famiglia. Lo si fa tramite sentenze di tribunale e sondaggi dubbi. I cattolici debbono pur pronunciarsi su ciò e debbono farlo difendendo la famiglia costituita dal rapporto tra uomo e donna, pur rispettando gli altri. 
2. Questione della vita. Oggi, si vogliono proporre idee di aborto e di eutanasia come se fossero cose normali.  Il tema non può essere eluso. L'aborto e l'eutanasia contrastano con il Vangelo.
3. Questione della guerra. Oggi, si parla di pace "senza se e senza ma". Però, nella sua storia la cristianità non ha escluso la guerra. Pensiamo a quello che scrisse San Tommaso d'Aquino sulla guerra. Anche il pensatore cattolico Plinio Correa de Oliveira definì il pacifismo una forma di rifiuto dello Stato. Forse, si debbono prendere certe posizioni anche tenendo conto, per esempio, delle minacce subite dai cristiani in Medio Oriente.
4. Questione dell'immigrazione. Anche tra i cattolici vi è chi sostiene che si debbano aprire le porte a tutti senza discriminazioni. Ora, tenendo conto della non bella situazione economica del nostro Paese e con la minaccia di epidemie e del terrorismo islamico, io penso che anche la Chiesa debba prendere una posizione ascoltando anche la gente, che sente questa situazione di crisi e le minacce prima citate. 
5. Questione della mafia. Il Santo Padre Francesco ha lanciato un vero e proprio anatema contro la mafia. Però, per affrontare bene la questione si deve fare sì che i cattolici facciano pressione per fare funzionare bene le istituzioni. Da qui si comincia per battere la mafia.
6. Questione del rapporto con l'Islam. Il fondamentalismo islamico è qualcosa di concreto e diffuso. A mio modesto parere, la Chiesa non può più permettersi di avere una posizione soft verso il fanatismo islamico. Deve incominciare a vincolare il dialogo con i musulmani all'isolamento dei fondamentalisti da parte di questi ultimi. Ergo, i musulmani devono isolare i fondamentalisti e (se vogliono stare qui) rispettare le nostre leggi e la nostra cultura. Se non fanno ciò il dialogo non potrà esserci. 
7. Questione del rapporto con gli ebrei. Il dialogo con gli ebrei deve progredire, anche tenendo conto del crescente antisemitismo.
8. Questione del dialogo con gli altri cristiani. Di fronte alle sfide attuali, la cristianità non può più essere divisa. Il dialogo tra noi cattolici e gli altri cristiani (ortodossi, protestanti ed anglicani) deve progredire, incominciando proprio dalle diocesi. Questo non deve volere dire sposare certe proposte, come quelle fatte da alcune Chiese riformate in merito di unioni gay o eutanasia. 

Queste sono le mie proposte.

Mi auguro che qualcuno le recepisca. 

Cordiali saluti.