il titolo si rifà ad un noto romanzo di Ernest Hemingway.
Sulla campana vi è una storia molto lunga.
Nell'Antica Roma, si riteneva che il suono delle campane facesse scappare gli spiriti dei defunti.
I Romani erano molto superstiziosi e quando celebravano la festa in onore dei morti (a maggio) facevano suonare campane di bronzo e cantilenavano: " Spiriti dei miei padri, andate via".
Con l'avvento del Cristianesimo, la campana divenne il simbolo della voce di Dio e serviva ad avvertire dei pericoli.
Prima di assedi (come nel caso di quelli subiti da Costantinopoli, fino al 1453) si facevano suonare le campane.
Nell'Inghilterra del XIV secolo si facevano suonare le campane a stormo per purificare l'aria.
Tre secoli più tardi, il dottor Francis Hering scrisse nel suo trattato sulle "Regole, direzioni e consigli in tempo di contagio pestilenziale" : "Fate suonare spesso le campane, perché servono a purificare l'aria".
Le campane erano temute dalle streghe.
In Inghilterra si racconta che secoli fa sette streghe tolsero la campana dal campanile della chiesa di un villaggio.
Sempre secondo questa leggenda, la campana fu scaraventata in un fiume. Ad ogni burrasca essa iniziava a suonare.
Nei paesi del sud dell'Italia, si usa fare suonare le campane perché si ritiene che esse fermino le burrasche.
A Galati Mamertino (in Provincia di Messina) si espone anche la statua di San Giacomo Maggiore Apostolo.
A Malta, nel 1852, senza successo, si fecero suonare le campane per disperdere una tempesta.
Vi sono anche leggende che parlano di campane che suonano da sole.
Nelle sue "Immagini di Viaggio nel sud della Francia" Alexandre Dumas (1802-1870) scrisse riguardo ad una storia del 1407. Questa storia parlò di una campana che suonò da sola e che annunciò il crollo di un ponte sul fiume Rodano.
Fino alla metà del XVIII secolo, a Breslau (Polonia), si credette che la campana della cattedrale suonasse da sola per annunciare la morte di un canonico.
Queste sono le storie che parlano delle campane.
Cordiali saluti.
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