Cari amici ed amiche,
una mia amica su Facebook ha messo questa riflessione:
"Papa: a ebrei, ancora sofferenze, ora è il nostro turno....Beh caro Papa Bergoglio.....se ne accorge soltanto ora? Non c' è coerenza con i suoi atti di proselitismo quando Lei si recò in ISRAELE.. Invece di capire il significato del muro di divisione, Lei ci si inginocchiò...pregando... Pregare per chi? Per chi professa atti di terrorismo o chi con quel muro EVITA tali atti? E' da tempo che dico che il suo silenzio verso le stragi di cristiani è troppo rumoroso...Vede....gli Ebrei hanno chi li difende...senza se e senza ma...anche con un esercito e sopratutto con una casa sicura... Ma se il suo popolo non lo difende Lei...chi altrimenti? Si unisca a noi nel condannare!!!".
Ringrazio questa mia amica.
Io sono un cattolico zelante e voglio bene al Papa.
Però, riguardo al muro che separa Israele dai territori abitati dagli arabi (quell'insieme di territori chiamati "Palestina") forse egli avrebbe dovuto evitare di inginocchiarsi di fronte ad esso, quando si recò in Israele.
Anzi, egli avrebbe dovuto essere più esplicito nel condannare le stragi dei cristiani.
Quello che associazioni criminali come ISIS ed Hamas vogliono fare nei confronti dei nostri fratelli in Cristo Gesù nostro Signore non è dissimile da quello che vollero fare (e fecero) i nazisti nei confronti degli ebrei.
Anzi, questi terroristi hanno in serbo un piano abominevole di distruzione di chi vuole distruggere chi è "colpevole" di non credere nella loro religione.
Dobbiamo svegliarci.
Dico questo anche per il bene del Santo Padre, della Chiesa di Cristo e di tutto il popolo cristiano, di cui io faccio parte.
Cordiali saluti.
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