Cari amici ed amiche,
"Mentre contempliamo e celebriamo la santa Croce, pensiamo con commozione a tanti nostri fratelli e sorelle che sono perseguitati e uccisi a causa della loro fedeltà a Cristo. Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o pienamente realizzata. Accade però ANCHE IN PAESI E AMBIENTI che IN LINEA DI PRINCIPIO TUTELANO la libertà e i diritti umani, MA dove CONCRETAMENTE i credenti, e SPECIALMENTE I CRISTIANI, incontrano LIMITAZIONI E DISCRIMINAZIONI."".
Ringrazio l'amico Filippo Giorgianni che ha messo queste parole su Facebook.
Ora, noi guardiamo a quello che accade nei Paesi islamici e in quelli governati da certi regimi dittatoriali, come la Cina, in cui la libertà religiosa è limitata ed i cristiani sono perseguitati.
Abbiamo tutto il diritto di pronunciarci contro questi orrori.
Però, noi dobbiamo guardare anche a quello che accade a casa nostra.
Anche qui da noi ove formalmente è garantita nei fatti la libertà religiosa (e anche di pensiero) è limitata.
Basti pensare al "decreto Scalfarotto", quello contro quella cosa che viene chiamata "omofobia".
Con quel decreto si vuole sanzionare chi si dice contro i matrimoni gay.
Ora, io non vedo niente di illecito nel dirsi contro i matrimoni gay.
Non è un'ingiuria.
Eppure, con il decreto si vuole zittire chi si dice contro i matrimoni gay.
Certe manifestazioni di noi cattolici subiscono attacchi.
Basti pensare ad alcune manifestazioni per la famiglia che ci sono state in Spagna e in cui certi militanti della sinistra e della lobby gay.
Questa è la dittatura del relativismo.
Cordiali saluti.
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