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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 2 settembre 2014

Lettera aperta a (don) Giorgio De Capitani

Caro (don) Giorgio De Capitani,

ho letto questo suo commento contro Giulia Latorre, la figlia del marò Massimiliano che è prigioniero in India e che oggi sta male per via di un'ischemia:
"Ho letto i tuoi commenti deliranti sulla tua pagina di Facebook, contro l’Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe? Ora con calma ti esprimo qualche mia considerazione, fregandomene delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce. Anzitutto, penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre. Non intendo accusarlo. Spetta alla legge indiana stabilirne la colpevolezza. Comunque, non mi sembra che stesse per difendere la Patria italiana. I veri patrioti sono di ben altro calibro! Ciò che sinceramente voglio dirti è che questa storia dei marò mi sta annoiando e irritando per come viene pubblicizzata dai nostri mass media e gestita dalla politica: il Governo italiano avrà anche le sue buone ragioni per farne un caso politico, che però non condivido. Ma ciò che veramente mi ha lasciato di stucco è vedere il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, prendere di corsa, di notte, l’aereo e volare in India per conoscere lo stato di salute di tuo padre. Cosa veramente allucinante! Da non credere! E tu non accusare gli extracomunitari che non rispettano le leggi italiane! Tuo padre ha forse rispettato la legge indiana? Quando una persona è fuori dell’Italia chi è? Non fa parte degli extracomunitari? Datti una calmata, rifletti, non scrivere stronzate, e implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana!".

Come lei ha notato, io ho messo il titolo "don" tra parentesi.
Uno come lei non merita di essere chiamato né "don", né "padre" e neppure "reverendo".
Lei non si comporta come un ministro di Dio.
Lei è un personaggio squallido che dice di essere un prete (un ministro di Dio) e che prende in giro i fedeli della Parrocchia di Sant'Ambrogio di Rovagnate, in Provincia di Lecco.
Lei, mio caro signor Giorgio De Capitani (non la chiamo "don" perché disonora l'abito che indossa e non è degno di essere definito prete) mi fa ribrezzo.
Per lei i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono colpevoli senza che si sia fatto un processo equo e regolare.
Sappiamo tutti che essi sono innocenti.
Solo lei e quei quattro idioti che la pensano come lei la pensate in modo diverso.
Per lei i veri patrioti erano quelli come Palmiro Togliatti, un comunista che prese la cittadinanza sovietica e che ha gettò fango e sterco sull'Italia.
Per lei i veri patrioti sono quelli dei centri sociali, quelli che spaccano le vetrine e profanano le chiese.
Come fa un personaggio squallido come lei a dire messa e a parlare di Dio?
Come può un personaggio squallido come lei dare l'assoluzione nella confessione, quando lei predica l'odio, peccando così contro Dio?
Se fossi il suo vescovo, io la ridurrei allo stato laicale.
Lei sta prendendo in giro dei fedeli.
Se ne vada.
Visto che le piacciono tanto gli extracomunitari, se ne vada in Iraq.
Magari, ISIS l'accetterà.
Saluti.




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.